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Rivolta M5s contro Di Maio, i senatori minimizzano: “Non c’è nessun attacco al nostro leader”

Un post sul Blog delle Stelle smentisce il tentativo di blitz da parte dei senatori pentastellati contro il capo politico: “Nessun attacco a Luigi Di Maio dunque, anzi la volontà di mettere il Gruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato nelle condizioni di produrre proposte a sostegno del lavoro dello stesso Di Maio”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Il gruppo parlamentare al Senato del MoVimento 5 Stelle smentisce le ricostruzioni fantasiose della stampa odierna in merito ai 70 firmatari del documento che, in linea con le regole del nostro gruppo, è funzionale alla richiesta di convocazione di Assemblea". Un post sul Blog delle Stelle ha smentito il presunto tentativo da parte di 70 senatori pentastellati, di delegittimare il ruolo di leader di Luigi Di Maio, con un documento, presentato ieri dal gruppo dei grillini di Palazzo Madama, in cui viene chiesto la modifica di alcuni punti dello Statuto interno al Movimento. Il primo a smentire il tentativo di blitz è stato lo stesso ministro degli Esteri, che in questi giorni si trova a New York: "Sono stato eletto capo politico con l'80% di preferenze, non con il 100% ed è giusto che ci sia chi non è d'accordo ma far passare quelle 70 firme per 70 firme contro di me… Ci sono persone che potrei definire amiche e con cui lavoro ogni giorno che mi hanno chiamato e mi hanno detto che è un grande malinteso: ‘non è contro di te ma per rafforzare il gruppo parlamentare", ha detto ai microfoni di Rainews24.

Di Maio, dopo le tensioni sorte tra i suoi per l'alleanza di governo con il Pd cerca di recuperare consensi, rilanciando il taglio dei parlamentari, calendarizzato alla Camera il 7 ottobre: "In questo momento tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia, alla faccia di chi ha fatto cadere il (precedente) governo per non tagliare i parlamentari".

I senatori del M5s si era riuniti ieri per discutere dell'elezione del nuovo capogruppo di Palazzo Madama. Il documento presentato ieri alla riunione punta a modificare i punti 5 e 7 dello Statuto, quelli relativi al ruolo del Capo politico, figura nata da poco, dopo che Beppe Grillo, nella kermesse Italia a 5 Stelle di Rimini, ha annunciato il suo passo di lato.

"Nessun attacco a Luigi Di Maio dunque, anzi la volontà di mettere il Gruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato nelle condizioni di produrre proposte a sostegno del lavoro dello stesso Di Maio", dicono dal Blog, alludendo alla proposta di affiancare a Di Maio un organismo di 10 ‘facilitatori', compreso Beppe Grillo e i due capigruppo alla Camera e al Senato

"Il gruppo del MoVimento 5 stelle al Senato è un gruppo affiatato. Un gruppo di cittadini, docenti universitari, professionisti ed esponenti della società civile, con storie molto diverse alle spalle ma tutti accomunati da un unico obiettivo: cambiare in meglio questo Paese mettendosi al servizio della politica, come nel miglior spirito del Movimento 5 stelle". Per il M5s è stata una "strumentalizzazione" di un normale processo democratico.

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