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Rincari a carburanti e pedaggi, Renzi contro il governo: “Pacchia finita? Sì, per gli automobilisti”

Matteo Renzi attacca il governo per i rincari a carburanti e pedaggi: “Doveva fare delle grandi novità e ha iniziato con l’aumentare benzina e pedaggi. Poi dicono che la pacchia è finita. Forse per gli automobilisti”.
A cura di Annalisa Girardi
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L'opposizione del Terzo polo al governo di Giorgia Meloni in questi primi mesi di legislatura non è sicuramente stata tra le più dure. Del resto lo hanno sempre detto, Azione e Italia Viva, di essere pronti anche a sostenere la maggioranza su particolari misure che reputavano di buon senso. E durante la discussione della Manovra la federazione ha preferito chiedere udienza alla presidente del Consiglio per portare le proprie proposte, piuttosto che annunciare piazze di dissenso. Ora però Matteo Renzi passa all'attacco.

In un video pubblicato sui social il leader di Italia Viva critica duramente il governo per alcuni aumenti di prezzo con cui avranno a che fare gli italiani nel nuovo anno: "Meloni ha aumentato le accise sulla benzina. Quando era all'opposizione faceva dei video, simpaticissimi tra l'altro, per dire che lo Stato prende troppi soldi dalla benzina, ma è arrivata lei al governo e ha aumentato le accise", ha iniziato Renzi.

Per poi proseguire chiamando in causa anche Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega: "Salvini ha aumentato il costo dei pedaggi autostradali", ha detto Renzi. E infine: "Il terzo aumento è quello delle sigarette. Allora, il governo doveva fare delle grandi novità e ha iniziato con l'aumentare benzina, pedaggi e sigarette. Poi dicono che la pacchia è finita. Forse la pacchia è finita per gli automobilisti. Buon anno a tutti e occhio al portafoglio che c'è il governo Meloni".

In effetti il 2023 si è aperto con l'addio allo sconto sulla benzina, inserito dal precedente governo e scaduto il 31 dicembre. Con il nuovo anno è scattato quindi l'aumento sul prezzo del carburante. A cui si è aggiunto il rincaro per i pedaggi autostradali, che dal primo gennaio sono aumentati del 2% e andranno incontro a un nuovo aumento dal prossimo luglio. E infine, non citati dal leader di Italia Viva, da quest'anno si sono alzati anche i prezzi del trasporto pubblico locale, con maggiorazioni per i biglietti di bus e metro.

Renzi non è stato l'unico a criticare il governo per gli aumenti: Sinistra italiana ha parlato di un esecutivo che, mentre impone rincari alle famiglie già in ginocchio, "tutela i più forti con il condono".

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