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Renzo Bossi e la sua proposta di legge sul crocifisso

Renzo Bossi, figlio del più famoso Umberto, ha depositato in commissione cultura della Regione una proposta di legge riguardante l’esposizione del crocifisso negli edifici regionali.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Trota

Siede nel Consiglio Regionale della Lombardia e rappresenta la Lega Nord. Renzo Bossi, figlio d'arte, sta muovendo i suoi primi passi nella politica. Pochi lo amano, molti lo criticano, molti altri lo considerano una fonte di ispirazione per barzellette e racconti umoristici. Ma "il trota", come viene comunemente chiamato, sa anche rendersi utile e vuole dimostrarlo. Mentre  in queste ore il padre sta trattando con Berlusconi per il federalismo, il rampollo leghista, assieme ad altri 14 consiglieri, ha consegnato in commissione cultura una proposta di legge dal titolo "Esposizione del crocefisso negli edifici e nei locali degli immobili regionali".

Quello del crocifisso è un tema molto delicato, destinato in ogni caso a far discutere: sono tantissimi, infatti, i casi in cui l'esposizione del simbolo religioso ha causato violente diatribe religiose, etiche e spesso politiche. Ma Bossi jr ci crede e ci mette la faccia.

La proposta prevede che ogni ufficio, ogni sede, ogni locale della Regione Lombardia abbia un crocifisso o un'altra immagine simbolo della religione cattolica. Non solo. La proposta, infatti, parla di immobili gestiti direttamente o indirettamente dalla Regione Lombardia e per i trasgressori prevede sanzioni che vanno da 120 a 1200 euro.

Il trota ha inoltre argomentato la bontà della proposta di legge riportando nella relazione che accompagna la proposta alcuni riferimenti alla giurisprudenza italiana. Si legge ad esempio che la Corte Costituzionale, in una sentenza del 2004 ha riconosciuto che i principi del Cristianesimo fanno parte del patrimonio storico del Paese o che "il Crocefisso, a parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendente da specifica confessione religiosa (Consiglio di Stato, parere n.63/1998)".

Ma per il buon Renzo non finisce qui. Ieri, mentre Calderoli proponeva di festeggiare l'Unità d'Italia lavorando, Bossi jr ha debuttato come relatore di un provvedimento legislativo riguardante l'educazione alla legalità e  che istituisce una Giornata regionale dell'Impegno contro le mafie, che verra' celebrata ogni 21 marzo. Se volete, sopra potete vedere il video youtube della sua performance.

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