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Renzi: “La cassa integrazione a un certo punto finisce. E la pagheranno i nostri figli”

“Se ci si chiude le nostre aziende, della moda, dell’export, del turismo, muoiono e la gente va in cassa integrazione, che a un certo punto finisce. La cassa integrazione non la sta pagando l’Europa, ma i nostri figli, quelli che si stanno chiudendo in casa e non si mandano a scuola”: così Matteo Renzi sulle misure messe in campo dal governo per combattere la crisi economica.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il sovranismo, tirare su i muri, le barriere, dire ‘fuori gli stranieri', fa male alla Toscana, all'Italia. Se c'è una cosa che tutti hanno capito dal lockdown è che a tutti la globalizzazione ci fa bene", così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in occasione della presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali. "Quando chiudi il Paese e blocchi tutto non è che ti stai difendendo, ti stai intrappolando. Siamo un Paese di 62 milioni di persone che ha tutto da vendere nel mondo. Noi abbiamo bisogno di essere cittadini del mondo", ha proseguito.

Quindi l'affondo alle misure messe in campo dal governo contro l'emergenza coronavirus: "Se ci si chiude le nostre aziende, della moda, dell'export, del turismo, muoiono e la gente va in cassa integrazione, che a un certo punto finisce. La cassa integrazione non la sta pagando l'Europa, ma i nostri figli, quelli che si stanno chiudendo in casa e non si mandano a scuola".

Questa mattina Renzi era già intervenuto sui soldi stanziati da Bruxelles per combattere l'emergenza: "Ci sono 200 miliardi da spendere, presi in Europa perché abbiamo mandato a casa Salvini e messo in minoranza i sovranisti: una mossa che mi è costata molto, ma che rivendico perché serviva al Paese. Ora questi soldi vanno spesi bene, in una cornice in cui la disoccupazione farà molto male. Da ottobre iniziano tempi durissimi. O c'è un esecutivo politico forte, come spero, o si farà strada l'ipotesi di un governo tecnico o di unità nazionale". E ancora, sull'esecutivo: "Il governo Conte ha rassicurato gli italiani durante il lockdown. Ora va capito se ha la forza di indicare una strada per il futuro. Noi lo sosteniamo, ma le risposte oggi devono venire da Chigi e dai ministeri: tocca a loro".

Una risposta, spinge il segretario di Italia Viva, dovrebbe essere il Mes: "Credo che Conte debba battere un colpo. Dire no al fondo è un suicidio per un Paese indebitato. Che stiamo aspettando? Dal Mes capiremo che vuol fare Conte da grande. Se chiede il Mes significa che vuole guidare l'Italia. Se non chiede il Mes, significa che vuole guidare solo i grillini. A lui la scelta".

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