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Renzi dice che ha sbagliato a non ritirarsi dalla politica dopo il referendum perso

Il leader di Italia Viva è tornato sul referendum costituzionale perso nel 2016 e su cosa avrebbe dovuto fare: “Dovevo andarmene – spiega – Dal punto di vista personale ho fatto malissimo a rimanere in politica, avevo già la valigia pronta per gli Stati Uniti”. In una lunga intervista rilasciata alla trasmissione Belve, Renzi torna sulla cerimonia della campanella del maggio del 2014 e attacca Enrico Letta: “Ha fatto un errore e una figuraccia, non avevo nessun tipo di rivalsa verso di lui”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Renzi a tutto campo. Il leader di Italia Viva, in una lunga intervista andata in onda ieri sera durante il programma Belve su Rai 2, ripercorre le sfide passate e si racconta. A cominciare dai suoi soprannomi e dai racconti della sua storia negli scout. Ma soprattutto a partire dal referendum costituzionale perso nel 2016, dopo il quale "dovevo andarmene", confessa il senatore fiorentino. "Dal punto di vista personale ho fatto malissimo a rimanere in politica – continua – avevo già la valigia pronta per gli Stati Uniti". Invece è rimasto e ora, a due anni dall'addio al Partito Democratico e dalla fondazione del suo partito Italia Viva, riflette su quanto sono cambiate le persone mentre il suo potere scemava.

Renzi spiega che così accade che "le stesse persone che ti lusingavano, per non dire altre parole, il giorno dopo ti ignorano". E alla richiesta della conduttrice di fare dei nomi, tira fuori dal cilindro quello dell'amico (o ex) Graziano Delrio: "Mi costa fatica e mi dispiace molto" ed è "legato a quando abbiamo messo Draghi al posto di Conte". Il leader di Italia Viva spiega: "Mi ha molto colpito come lui ha fatto un appello ai nostri, agli ex, dicendo ‘lasciate Matteo venite con noi', quella è stata una cosa che da Graziano non mi aspettavo". Renzi sottolinea di averglielo "detto in faccia", ma che "umanamente la ferita ha lasciato una cicatrice grande". Perché se lo aspettava da tutti "ma da lui no".

Il senatore fiorentino è tornato anche alla cerimonia della campanella del maggio 2014, con il passaggio da Enrico Letta: "Non avevo nessun tipo di rivalsa verso di lui", ma "ho pensato che stesse facendo una figuraccia, ho pensato che di fronte alle istituzioni non si scherza", spiega Renzi riferendosi all'atteggiamento freddo dell'attuale segretario del Partito Democratico. "Lì Enrico sta facendo una cosa che non si fa – sottolinea il leader di Italia Viva – Sta puntando a dire guardate, sono la vittima, anziché rispettare le Istituzioni, credo che abbia fatto un errore lui".

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