video suggerito
video suggerito

Renzi accelera, venerdì si parte con l’abolizione del Senato

Il Governo pronto a presentare un proprio disegno di legge per la riforma del Senato per chiudere la partita entro marzo.
A cura di A. P.
1.045 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo il tour europeo e la riforma del lavoro, il Premier Matteo Renzi è già al lavoro su un altro dei pilastri del suo programma di governo, le riforme istituzionali. Il Presidente del Consiglio è pronto ad accelerare anche su questo punto e si prepara a presentare entro la prossima settimana il progetto di riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione. Bisogna fare tutto in fretta senza impantanarsi in un lungo dibattito parlamentare che poi potrebbe non portare a nulla, avrebbe spiegato Renzi ai suoi che per questo entro venerdì sono pronti a presentare il progetto definitivo. Sul disegno di legge in particolare stanno lavorando il ministro delle riforme, Maria Elena Boschi, e il ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta. L'idea di Renzi in effetti è quella di coinvolgere nel progetto direttamente i rappresentanti dei territori locali, ma i senatori sono già sul piede di guerra. Da Palazzo Madama infatti difficilmente accetteranno il fatto compiuto approvando la scomparsa totale del Senato o la sua riduzione di poteri. Renzi dal suo canto invece vuole portare  a casa qualcosa di concreto in vista delle europee di maggio e sembra voler andare allo scontro.

La battaglia sul testo di riforma del Senato in realtà è già iniziata da settimane tra i palazzi del potere di Roma, ma tra minacce, proteste e richieste di modifica, il governo è andato avanti per la sua strada anche se correggendo di volta in volta il tiro. Il conflitto, però, è tutt'altro che concluso con molti senatori di maggioranza e opposizione pronti ad annacquare il progetto di "Assemblea delle autonomie" pensato da Renzi. Anche per questo il Governo sembra intenzionato a presentare ai partiti, entro la prossima settimana, un disegno di legge governativo sul quale poi incardinare la discussine parlamentare. In realtà si tratterà di una riforma costituzionale per la quale serve una maggioranza molto larga e quindi saranno inevitabili modifiche e compromessi.

1.045 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views