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Covid 19

“Regole Covid sono crimini, punibili con pena di morte”: l’incontro organizzato da Cunial alla Camera

Alla Camera dei deputati è andata in scena una conferenza organizzata da Sara Cunial per presentare una petizione su “diritto all’inviolabilità del corpo e la libertà di cura”. Tra gli interventi c’è di tutto: No vax, No green pass, chi ricorda che “il Piave era secco anche nel 2003” e chi accusa Mattarella di essere un “presidente illegittimo”. Ci si augura che qualcuno “finisca in prigione a lungo”. E si parla di crimini contro l’umanità a proposito della gestione della pandemia di Covid, “violano convenzioni internazionali” che “prevedono per questi crimini la pena di morte”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dalle mascherine inutili al negazionismo climatico. Alla conferenza stampa organizzata alla Camera dalla deputata – diventata famosa come No vax – Sara Cunial c'è un po' di tutto. La parlamentare ex Movimento 5 Stelle continua nel suo percorso – dopo aver accusato Draghi di voler fuggire e aver agitato aglio e acqua santa a Montecitorio – e ospita la presentazione della petizione "Ri uniti per la Ri nascita". A presentarla ci sono Carmen Amadio, rappresentate del comitato promotore, le dottoresse Anna Rita Iannetti ed Erminia Maria Ferrari, insieme a Ciro Silvestri del sindacato Fisi. Un'oretta abbondante di discorsi all'interno di Montecitorio, più o meno sulla solita linea: no vax, no green pass, si parla di violenza e violazioni durante la pandemia. Ma si comincia dalla petizione, presentata da Amadio. Ecco il testo integrale:

Petizione popolare rivolta al Parlamento della Repubblica, avente ad oggetto
«il diritto all’inviolabilità del corpo e la libertà di cura».

Art. 1 «Il diritto all’inviolabilità del corpo»

Il diritto all’inviolabilità del corpo non è comprimibile. Il consenso libero e informato è presupposto indefettibile per ogni trattamento sanitario. Nessun farmaco, nemmeno salvavita, può mai essere somministrato obbligatoriamente. Tutte le cure sono sempre libere e volontarie.

Art. 2 «Divieto di delega ad organismi internazionali o sovranazionali»

Le questioni relative all’inviolabilità del corpo, alla libertà di cura e al consenso informato sono emanazioni dirette dei principi fondamentali della Repubblica e dell’art. 32 della Costituzione per cui non possono essere oggetto di alcuna delega ad organizzazioni internazionali o sovranazionali e devono restare nel pieno controllo delle istituzioni democratico-rappresentative

Art. 3 «Prescrizione medica per ogni vaccino»

Tutti i vaccini hanno bisogno di prescrizione medica per essere somministrati. I medici di medicina generale prescrivono ogni esame che ritengono utile ed opportuno per accertare che la somministrazione del vaccino non dia luogo ad effetti collaterali.

Art. 4 «Divieto di esclusione dalla vita sociale»

La mancata adesione a qualsiasi campagna vaccinale non può mai comportare l’esclusione dalla vita sociale e la perdita del lavoro.
Sono abrogate tutte le disposizioni, anche di carattere speciale, che richiedono il green pass come onere per la partecipazione a qualsivoglia manifestazione della vita associata

Art. 5 «Solidarietà e tutela della salute individuale»

Un vaccino, la cui immissione in commercio è stata autorizzata in via condizionata o che non impedisca la trasmissione dell’infezione, non può mai essere imposto obbligatoriamente.
Il corpo umano non può mai essere strumentalizzato per un vantaggio collettivo. Le esigenze di solidarietà non possono mai essere realizzate con il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva.

Art. 6 «Pubblicità dei contratti»

Ogni contratto stipulato dalle istituzioni pubbliche con case farmaceutiche è reso noto ai cittadini tramite pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero della Sanità. Nessun segreto può mai essere opposto su un contratto e su nessuna clausola che abbia ad oggetto l’acquisto di qualsiasi tipo di medicinale. Di tutti gli incontri tra rappresentanti delle case farmaceutiche e rappresentanti delle istituzioni pubbliche è redatto processo verbale. Anche la fase delle contrattazioni è pubblica. Qualsiasi trattativa per l’acquisto di medicinali è resa pubblica attraverso la pubblicazione dei verbali degli incontri.

L'intervento di ogni ospite comincia con i complimenti a Sara Cunial, unica parlamentare che non ha tradito il suo mandato nei confronti dei cittadini. "I bambini non hanno capacità di percepire quali sono le forze che li governano e hanno bisogno dell'adulto che guida la loro risposta positiva o negativa rispetto all'ambiente in cui sono immersi – sostiene Iannetti – immaginate che cosa significa mascherare la parte centrale del volto, significa che questi bambini hanno potuto immaginare qualsiasi cosa e credere ai loro mostri interiori". E tutto ciò "questo diventa lo schema di risposta fissato dal sistema neurovegetativo", quindi "inevitabilmente ci può portare a malattie". Ancora: "Chi si professa scienziato è un ignorante, ha studiato su Topolino o sulla Settimana enigmistica".

Poi viene il turno dell'altra dottoressa, Ferrari, che parla subito di "informazione manipolata per creare un clima di terrore" durante la pandemia di Covid. La donna racconta la sua esperienza da medico di base, in cui spiega di aver curato i suoi pazienti anche da positiva, e poi infila nel discorso anche una riflessione – dice lei – sulla mancanza di memoria: "Si parla di siccità, ma ci siamo dimenticati che nel 2003 a Belluno, dove io vivevo, mancava l' acqua a Ferragosto? Il Piave era secco". E paragona: "La mancanza di memoria delle persone ha favorito la gestione di questa disinformazione sanitaria". Tutto nel calderone.

A sorpresa c'è anche Davide Tutino, professore No vax salito alla ribalta lo scorso anno perché sospeso dal suo lavoro, che ringrazia Sara Cunial e si augura di vederla un giorno presidente della Camera o della Repubblica. E accusa Mattarella, perché eletto "illegittimamente". Poi racconta la storia di una lavoratrice che "non vuole farsi soffocare" per via di un "accordo illegittimo tra Confindustria e sindacati collaborazionisti". Insomma, non vuole indossare la mascherina. "Sono onorata di avervi ospitato qui, voi rappresentate la parte migliore della nostra società, il nostro faro e le nostre guide", conclude Cunial.

Poi un breve dibattito in cui tornano i soliti temi: "Non ci sono prove che la mascherina protegga", dice Iannetti. Si augurano che qualcuno "finisca in prigione a lungo" e rivendicano le regole di "madre natura". Riprende la parola Tutino: "Noi chiediamo risposte a dei crimini contro l'umanità, sia contro i cittadini che contro i parlamentari tenuti fuori dalla votazione del Presidente della Repubblica". E ancora: "Crimini contro il diritto, contro la Costituzione e contro l'umanità".

Sono crimini "che violano convenzioni internazionali come Oviedo e Norimberga e prevedono per questi crimini la pena di morte, che dovrà essere pronunciata perché loro siano graziati". E insiste: "Hanno violato anche quelle convenzioni che prevedono la pena di morte, se vi sarà giustizia vi sarà quella sentenza e poi se Dio vuole vi sarà la grazia". Poi conclude: "Dovranno vedere i nostri volti sorridere e invecchiare".

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