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Regione Lombardia, tra le spese sospette nei rimborsi c’è un barattolo di Nutella

Nell’inchiesta che ha coinvolto il PdL e a Lega spuntano i primi nomi del centrosinistra. Pippo Civati sul suo blog annuncia: “Anche io ho ricevuto un invito a comparire, sono sereno”.
A cura di Redazione
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Scandalo rimborsi in Lombardia: indaga anche la Corte dei Conti

Z Ci sarebbe anche un barattolo di Nutella, costo 2 euro e 70, nell'elenco delle spese ritenute "sospette" dagli inquirenti, finite nel mirino della procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sui presunti rimborsi illeciti alla Regione Lombardia. L'indagine è quella relativa alle spese dei consiglieri regionali dell'opposizione, a cui sono in corso di notifica una ventina di avvisi a comparire. Con la Nutella ci sono altre spese come ad esempio l'acquisto di un Dvd corso inglese "Speak now" per 146,80 euro, un "Crodino aperitivo" per 6 euro, quota associativa Ordine dei Giornalisti della Lombardia anno 2008 (101 euro): queste ultime sono ad esempio inserite nell'invito a comparire a Carlo Spreafico consigliere regionale del gruppo Partito Democratico.

Tra gli indagati con l'ipotesi di peculato c'è anche Giuseppe Civati tra i ‘giovani' più in vista dei democrat. Civati, blogger e molto presente sulla rete, ha comunicato egli stesso le sue vicende: ha speso una somma complessiva di 3.145,99 euro negli anni 2008, 2009, 2010, 2011, 2012 per spese – si legge nell'invito a comparire – "estranee all'espletamento del mandato". Tra queste vengono segnalate molte corse in taxi, qualche posteggio, biglietti ferroviari, francobolli, pernottamenti in hotel. "Sono fiducioso nel lavoro dei magistrati – commenta Civati -. Ho sempre rendicontato voce per voce tutte le mie spese, che non riguardano pranzi, cene, aperitivi o acquisti di beni per me o per altri, ma solo trasferimenti in qualità di consigliere regionale".

"Siamo tranquilli, perché le risorse messe a disposizione dei gruppi sono state utilizzate per spese inerenti all'attività politica e in conformita' con le leggi regionali – commenta il consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri -. Quando arriveranno gli avvisi di garanzia ci renderemo conto meglio degli elementi – ha proseguito -, ho piena fiducia nel lavoro della magistratura". Secondo il capogruppo dell'Idv Stefano Zamponi, anch'egli indagato, "la decisione della magistratura è non dovuta ma doverosa perché non si può chiudere gli occhi sull'opposizione quando si è indagato sulla maggioranza".

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