0 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Quando finisce il mercato tutelato per la luce e cosa conviene fare per gli sconti in bolletta

Dopo quello del gas, il 30 giugno finisce per sempre anche il regime tutelato per la luce. Per i prossimi tre anni, chi non vorrà subito passare al libero mercato sarà sottoposto a un regime a tutela graduale, simile a quello precedente. Ecco cosa cambia, quali sconti ci sono e cosa conviene scegliere.
A cura di Luca Capponi
0 CONDIVISIONI
Immagine

Il mercato tutelato delle bollette sta per finire, almeno per una larga fetta di cittadini. Dal 1° luglio 2024 infatti non sarà più un'autorità indipendente (l'Arera) a decidere prezzi e condizioni contrattuali, ma si apriranno le porte alle tariffe stabilite dal mercato libero. Il passaggio però non sarà immediato. Chi vuole può accettare un'offerta sul mercato libero, tutti gli altri entreranno in un sistema a tutele graduali che durerà fino al 2027 (data della definitiva transizione al mercato concorrenziale). Tutto questo non riguarda invece i cosiddetti soggetti vulnerabili, che resteranno nel vecchio regime di tutela.

Per i clienti non vulnerabili non ci sarà bisogno di firmare nulla né di sottoscrivere nuovi contratti: dal 1° luglio entreranno automaticamente nel Sistema a tutele graduali (Stg). La comunicazione ai consumatori sarà opera del fornitore precedente, che in bolletta comunicherà al cliente le informazioni sul mercato libero e sul nuovo sistema "tutelato". In questo modo il consumatore potrà scegliere quale delle due strade sia più conveniente per lui. Se il consumatore non farà nulla (cioè non accetterà un'offerta dal mercato libero), il vecchio fornitore farà allora una nuova comunicazione in cui avviserà dell'avvenuto passaggio al Servizio a tutele graduali. Il cliente sarà poi informato delle condizioni contrattuali ed economiche del nuovo contratto. A farlo sarà il nuovo fornitore, che non sarà lo stesso in tutte le zone del paese e che è stato selezionato attraverso un'asta conclusasi il 10 gennaio. Per fare alcuni esempi, a Milano e a Roma il Servizio a Tutele Graduali sarà fornito dall’Enel, a Napoli e a Palermo da A2a, a Torino e a Firenze da Illumia.

Quali sono le condizioni contrattuali del sistema a tutele graduali

Per agevolare gli oltre 9 milioni di consumatori rimasti in regime di tutela, l'ente regolatore ha previsto un regime transitorio simile al precedente, chiamato Sistema a tutele graduali. Le condizioni dei contratti a tutele graduali dovranno essere della tipologia Placet (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela). Per quanto riguarda le tempistiche, è prevista una fatturazione bimestrale. Non viene chiesta nessuna garanzia al cliente nel caso di pagamento tramite domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito.

In tutti gli altri casi, si prevede un addebito del deposito cauzionale, nella prima bolletta, pari a 11,5€ per ogni kW di potenza contrattualmente impegnata. Le modalità di pagamento sono: domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito oppure bollettino. La durata delle condizioni economiche dei contratti sarà di 36 mesi a decorrere dal 1° luglio 2024. Infatti l’Stg è un regime transitorio, terminato il quale (marzo 2027) esisteranno soltanto contratti per la luce in regime di mercato libero.

Cosa conviene tra tutele graduali e mercato libero: gli sconti applicati

Come spiega Arera in una nota, "le condizioni economiche definitive del Servizio a tutele graduali, uguali in tutta Italia, potranno essere definite e rese note solo in prossimità del passaggio al nuovo servizio, nel mese di giugno". Non ci sono dubbi però che la tutela graduale offra un vantaggio in partenza per i clienti, rispetto alle tariffe tutelate: una sorta di sconto rispetto agli oneri fissi presenti nella precedente bolletta pari in media a 131 euro all’anno, circa 11 euro al mese.

Questo per effetto dell'asta che si è svolta: i vari operatori si sono infatti sfidati tra loro sulla voce “componente fissa di commercializzazione”. C'è stata una gara con vari sconti che ha portato a notevoli ribassi, con picchi negativi di 200 euro. L'esito finale è stato uno sconto medio ponderato di 73 euro all’anno. Sommando a questa riduzione anche la spesa sostenuta in precedenza – pari a 58 euro – si evince che il beneficio medio per chi arriva dalla tariffa della maggior tutela è pari a 131 euro all’anno. Risparmi che si potranno notare non subito, ma da qui a cinque mesi. Dopo l’estate 2024 (verso agosto-settembre) i clienti che hanno cambiato fornitore vedranno gli effetti degli sconti in bolletta.

Anche chi è attualmente nel mercato libero può rientrare nel servizio di maggior tutela, richiedendolo entro il 30 giugno. Per chi intende passare già da subito al mercato libero è spesso possibile approfittare di tariffe con prezzo bloccato per un periodo di tempo definito (di norma 12 o 24 mesi). In aggiunta, è plausibile che gli operatori cercheranno di rendere più appetibili le proprie proposte commerciali con bonus e vantaggi di vario tipo.

Chi sono i soggetti vulnerabili

I clienti considerati vulnerabili sono le persone che appartengono a queste categorie:

  • chi ha più di 75 anni
  • chi è in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
  • chi è in gravi condizioni di salute e ha bisogno di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica
  • i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92
  • chi ha un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa.

Anche per i soggetti vulnerabili è prevista la possibilità di passare al mercato libero. Se non dovessero farlo, non finiranno anche loro nel nuovo Sistema a tutele graduali, ma resteranno nel vecchio regime di tutela. Non per sempre, però. Infatti è allo studio un regime diverso, che sarà simile alla tutela. A tal fine, l'Arera sta valutando un beneficio economico anche per i vulnerabili, che contrariamente ai non vulnerabili non sono stati ‘messi all'asta' e pertanto non avranno lo sconto di circa 130 euro all'anno in media. Una disparità di trattamento a cui l'Autorità intende rimediare.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views