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Quali sono le Regioni a rischio zona arancione e come cambierebbero le regole in questa fascia

Per la prossima settimana, con la situazione epidemiologica che continua a peggiorare, sono previsti altri cambi di colore per le Regioni. Per la prima volta da mesi una Regione potrebbe anche passare in zona arancione. Ecco come cambierebbero le regole.
A cura di Annalisa Girardi
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Continua a crescere la curva dei contagi nel nostro Paese. Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, diffuso questa mattina, l'incidenza dei contagi è raddoppiata e l'indice Rt continua a crescere. Nell'ultimo aggiornamento della mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), inoltre,  tutta Italia è colorata di rosso scuro. E mentre il governo ha approvato una nuova e ulteriore stretta alle regole anti contagio per far fronte alla quarta ondata di contagi, alcune Regioni si preparano a tornare in zona arancione. Sono diversi i territori che si stanno avvicinando ai parametri di questa fascia di rischio, che prevede il 20% dei posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive, il 30% in area medica e un'incidenza settimanale superiore a 150 casi ogni 100 mila abitanti.

La prima Regione ad avere i numeri da zona arancione è la Liguria, che riporta rispettivamente il 20% e il 34% di posti letto occupati da positivi in terapia intensiva e in area medica. L'incidenza, invece, è pari a 541,79 casi ogni 100 mila abitanti. Insomma, non ci sarebbe molto margine di interpretazione e un'ordinanza del ministero della Salute dovrebbe essere in arrivo dopo il monitoraggio Iss di oggi.

Per il momento la Liguria è l'unica Regione a superare la soglia di rischio successiva in tutti i campi e rischiare quindi concretamente il passaggio alla zona arancione. Ma ce ne sono altre che vi si stanno avvicinando. La Provincia autonoma di Bolzano registra il 28% di posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva, un dato in crescita. In area medica, però, la percentuale è del 19%, quindi ben al di sotto della soglia che farebbe scattare la zona arancione. L'incidenza settimanale è alle stesse: oltre mille casi ogni 100 mila abitanti. Situazione simile nelle Marche, con il 20% dei posti letto occupati da positivi nelle terapie intensive, il 24% in area medica e l'incidenza quasi a 500 casi.

In Calabria, invece, è l'area medica ad essere oltre il livello della zona arancione, al 34%. Le terapie intensive, per il momento, restano da zona gialla al 16%. L'incidenza, anche in questo caso, è ben oltre il valore di allerta: al momento è sopra i 400 casi ogni 100 mila abitanti. In Valle d'Aosta il tasso di positivi in area medica sale fino al 42% sul totale, ma in terapia intensiva arriva appena al 15%. L'incidenza è sopra i mille casi. Questa Regione, che al momento è ancora in zona bianca, dovrebbe quindi almeno passare in giallo da lunedì prossimo. E con ogni probabilità non sarà l'unica a cambiare colore in questo senso: anche Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana registrano infatti parametri da zona gialla.

Tra area bianca e gialla, però, non cambiano le regole anti Covid. Discorso diverso è però per la zona arancione, anche se gli ultimi decreti le hanno in parte annullate. Per le persone vaccinate, di fatto, non ci sono novità nemmeno passando in zona arancione: chi non ha il Green Pass, però, in zona arancione non potrà uscire dal proprio Comune, se non per ragioni di salute, lavoro o urgenza certificate dall'autodichiarazione.

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