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Quali Regioni cambiano colore: Valle d’Aosta, Toscana e Calabria in zona rossa

Dopo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, sono in arrivo le nuove ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, con il conseguente cambio di colori per alcune Regioni. A passare in zona rossa sono la Toscana, la Calabria e la Valle d’Aosta, mentre scende dalla zona rossa a quella arancione il Lazio.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sta per firmare le nuove ordinanze che comportano un cambio di colori per alcune Regioni. Tutta l’Italia resta divisa tra zona arancione e zona rossa, con l’abolizione temporanea della zona gialla in vista delle festività di Pasqua. Inoltre il 3, 4 e 5 aprile – proprio per Pasqua e Pasquetta – tutta l’Italia sarà in zona rossa. Intanto le ordinanze di Speranza prevedono il passaggio dalla zona arancione alla zona rossa per la Valle d’Aosta, la Calabria e la Toscana e quella dal rosso all’arancione per il Lazio. O meglio: nel caso del Lazio si lascerà scadere l'ordinanza precedente, perciò il passaggio in arancione avverrà martedì 30 marzo. Le decisioni erano già state annunciate nelle ore precedenti, soprattutto sulla base dei dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità. In bilico tra la fascia arancione e quella rossa c’era anche il Veneto, che però resta in rosso.

Le Regioni in zona arancione e in zona rossa

Dalla prossima settimana, quindi, in zona rossa ci saranno: Campania, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, provincia di Trento e Calabria. In tutti questi territori l’incidenza dei contagi è stata superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti, valore soglia che fa scattare in automatico la fascia rossa. In zona arancione ci saranno invece Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e Bolzano. Il passaggio in arancione per il Lazio scatterà martedì 30 marzo, poiché la precedente ordinanza ha validità per 15 giorni ed è quindi in vigore – così come le regole della zona rossa – anche nella giornata di lunedì 29 marzo.

Gli indicatori per il cambio di colori e il peso di Rt e incidenza

Il passaggio da una fascia all’altra viene determinato da una serie di indicatori. Inizialmente venivano presi in considerazione 21 valori, ma con qualche modifica e le nuove regole alcuni sono diventati più determinanti. Sono soprattutto due i valori che fanno scattare la zona rossa praticamente in automatico: un indice Rt superiore a 1,25 e una incidenza dei casi su base settimanale superiore ai 250 contagi ogni 100mila abitanti. Per il passaggio dalla zona rossa alla zona arancione, invece, i criteri sono molto stringenti. Non solo le Regioni e le Province autonome devono essere al di sotto di questi valori (sia per Rt che per incidenza), ma devono mantenere dati in linea con i criteri della zona arancione – anche per gli altri indicatori – per almeno due settimane consecutive. Anche questo è uno dei motivi per cui nessuna Regione al di fuori del Lazio poteva sperare nel passaggio in arancione. Quindi, anche i territori in cui l’indice Rt è basso, cioè al di sotto di 1,25, non è detto che basti per scendere in fascia arancione. Così come non è detto che basti un’incidenza al di sotto dei 250 casi per farlo, venendo considerati più parametri.

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