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Quale sarà il ruolo di Salvini nel prossimo governo: cosa vuole concedergli Meloni nel totoministri

Il leader della Lega chiede a gran voce il Viminale, ma Meloni non sembra disposta a concederglielo: si va verso il ruolo di vicepremier, insieme a Tajani, e un altro dicastero di peso.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Quale sarà il ruolo di Matteo Salvini nel prossimo governo? Il leader della Lega sembra essere un nodo cruciale nella squadra a cui da giorni sta lavorando Giorgia Meloni, chiusa alla Camera dei deputati con i suoi fedelissimi. L'obiettivo è trovare un equilibrio prima delle consultazioni, in modo da ricevere l'incarico dal Presidente Mattarella – passaggio che comunque non è sicuro al 100% – con una squadra già pronta da mettere in campo e accelerare così gli step successivi.

Salvini vuole tornare al Viminale, non l'ha mai nascosto e anzi, da un certo punto in poi – probabilmente da quando ha visto, insieme ai suoi, il crollo nei sondaggi che ha portato al pessimo risultato elettorale – ne ha fatto il centro della sua campagna elettorale. Ma sia il Colle, sia l'Europa, sia il fatto che Salvini ha un procedimento giudiziario in corso proprio per i fatti dell'estate del 2019, portano Meloni a frenare la corsa del leader della Lega.

Secondo le ultime indiscrezioni, per Salvini sarebbe pronto un altro ministero di peso: quello dei Trasporti e delle infrastrutture. Il leader della Lega sarebbe vicepresidente del Consiglio insieme ad Antonio Tajani, in modo da ricevere un incarico importante e pareggiare il conto tra i due partiti principali che comporranno la maggioranza insieme a Fratelli d'Italia, ma anche un dicastero non secondario. All'Interno, inoltre, andrebbe Matteo Piantedosi, prefetto di Roma ed ex capo di gabinetto di Salvini al Viminale. Era il suo uomo ombra, in sostanza. E sostituto tutte le volte che il leader della Lega non era presente (non pochissime).

Per la presidenza di Camera e Senato, invece, si pensa a Riccardo Molinari della Lega e Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia. Sembra sfumata definitivamente, infatti, l'idea di lasciare una tra la seconda e la terza carica dello Stato all'opposizione. A Tajani, in compenso, dovrebbe andare anche il ministero della Difesa.

Per il resto si punta ad avere un tecnico all'Economia, ma su chi potrebbe essere ci sono ancora troppe ipotesi e soprattutto troppi rifiuti. Stesso discorso per gli Esteri, dove la favorita è ancora Elisabetta Belloni seguita dall'ambasciatore Stefano Pontecorvo. Il resto dei ministri saranno politici: otto di Fratelli d'Italia, quattro della Lega e quattro di Forza Italia. Oggi Meloni è a Milano, tra l'altro, e non è escluso che faccia un salto ad Arcore.

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