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Qatargate News -Inchiesta Qatar-Parlamento Europeo

Qatargate, il Parlamento europeo revoca l’immunità di Cozzolino e Tarabella

Il Parlamento ha votato e ha approvato la decisione di revocare l’immunità ai due europarlamentari Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, coinvolti nelle indagini sul Qatargate.
A cura di Luca Pons
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Il Parlamento europeo ha approvato la revoca dell'immunità parlamentare per l'europarlamentare italiano Andrea Cozzolino e per il belga Marc Tarabella. Cozzolino e Tarabella sono entrambi stati coinvolti nello scandalo politico derivato dall'inchiesta sul Qatargate, una presunta rete di corruzione e influenze economiche esercitate da Paesi stranieri per influenzare le decisioni del Parlamento europeo.

Il Parlamento, riunito in assemblea plenaria, ha eseguito così la richiesta del  giudice istruttore belga Michel Claise, che indaga sul Qatargate. Sia Cozzolino che Tarabella si erano detti d'accordo con la richiesta di revocare l'immunità, e Tarabella, presente in Aula, ha votato a favore della revoca. A metà gennaio, Cozzolino – 60 anni, eletto all'Europarlamento con il Pd – aveva lasciato tutti gli incarichi ed era stato sentito dalla commissione Giurì per affermare la sua estraneità ai fatti. Già a dicembre si era sospeso dal gruppo S&D del Parlamento europeo ed era stato sospeso dal Pd.

Le accuse di Antonio Panzeri dal carcere

I due europarlamentari sono stati coinvolti anche a causa delle dichiarazioni di Antonio Panzeri, ex deputato europeo dal 2004 al 2019 che è considerato una delle figure centrali nel caso Qatargate. Nella confessione fatta dal carcere in Belgio – in cambio di un anno di carcere e il sequestro di beni fino a un milione di euro – Panzeri avrebbe detto di aver consegnato una somma tra i 120mila e i 140mila euro, in contanti, a Tarabella. L'europarlamentare belga, 59 anni, è stato vicepresidente della delegazione per i rapporti con la Penisola araba.

In relazione a Cozzolino, invece, Panzeri non avrebbe parlato di denaro, ma avrebbe invitato gli inquirenti a verificare il suo ruolo come presidente della delegazione per i rapporti con i Paesi del Maghreb. Anche Francesco Giorgi, assistente di Cozzolino ed ex assistente di Panzeri – oltre che compagno dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili – avrebbe detto in un interrogatorio risalente al 13 dicembre: "I deputati corrotti sono Tarabella e Cozzolino indirettamente".

"Cozzolino era coinvolto sul Marocco e aveva dei contatti con l'ambasciatore Abderrahim Atmoun, grazie a Panzeri che era il presidente della commissione Maghreb e poi aveva passato il testimone a Cozzolino. Prendeva abiti e cravatte, Panzeri le prendeva anche dopo quando non era più presidente della commissione. Non conosco gli importi […] ma si parla qualche decina di migliaia di euro. Nel 2019 con la nuova legislatura Panzeri e Atmoun dovevano trovare un successore alla guida della commissione". Secondo quanto dichiarato da Giorgi, questo successore sarebbe stato proprio Andrea Cozzolino. Al momento, né Cozzolino né Marc Tarabella risultano imputati per alcun reato. Ora che l'immunità parlamentare è stata definitivamente revocata, le indagini proseguiranno.

Gli avvocati di Cozzolino: "Immunità revocata senza dibattito, ora ci difenderemo"

"La richiesta di revoca dell'immunità" è stata trattata "in tempi record e con un iter meramente burocratico, senza nessuna discussione sui temi e sugli interrogativi posti in commissione da Cozzolino sulla matrice e la natura dell'inchiesta", hanno lamentato i legali di Andrea Cozzolino. "Il Parlamento europeo ha rinunciato ad affrontare, finanche nel dibattito, una questione cruciale per la sua stessa autonomia e indipendenza, pur trovandosi al cospetto di una iniziativa giudiziaria che nasce dall'opaca attività di intelligence". Cozzolino, hanno specificato gli avvocati, ribadisce la sua "estraneità" ai fatti, e si difenderà "in tutte le sedi, come ha già fatti innanzi alla Commissione, perché possa essere accertata la verità".

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