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Qatargate News -Inchiesta Qatar-Parlamento Europeo

Qatar e Parlamento Ue, scandalo corruzione potrebbe allargarsi, Metsola: “Democrazia Ue sotto attacco”

Lo scandalo delle presunte tangenti del Qatar a eurodeputati e funzionari del Parlamento europeo potrebbe allargarsi ancora. Metsola: “Sono infuriata e dispiaciuta. La democrazia europea è sotto attacco”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Lo scandalo delle mazzette dal Qatar, che ha investito il Parlamento europeo, potrebbe allargarsi ancora. Il Paese che in questo momento ospita i Mondiali di calcio è accusato di aver corrotto, tramite finanziamenti illeciti, alcuni parlamentari europei, chiedendo loro di mentire e parlare bene della propria situazione interna, con lo scopo di nascondere le violazioni dei diritti umani e dei lavoratori e offrire un'immagine ‘ripulita' ai propri partner commerciali strategici in Occidente.

Nello scandalo sono coinvolti Antonio Panzeri, ex parlamentare europeo, espulso da Articolo 1, Eva Kaili, vice presidente del Parlamento Ue (sospesa dal suo ruolo), Francesco Giorgi, assistente dell'eurodeputato Pd Andrea Cozzolino, ex assistente di Panzeri e compagno di Eva Kaili, Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale dell'Ong No Peace Without Justice.

La presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola ieri si è detta "infuriata", sottolineando che "la democrazia Ue è sotto attacco". Nelle scorse ore sono stati sequestrati 750mila euro a Eva Kaili, mentre altri 17mila sono stati trovati in casa dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri. Domani, mercoledì 14 dicembre, è prevista la prima udienza per i quattro arrestati. L'avvocato di Kaili ha dichiarato che la sua assistita è "innocente", anche se a quanto risulta a casa sua sono stati rinvenuti sacchi di banconote. Nella giornata di oggi Kaili dovrebbe perdere ufficialmente la carica di vicepresidente: la conferenza dei presidenti a Strasburgo attiverà l'articolo 21, che scatta per la decadenza dalla carica.

Intanto, ieri, dopo le perquisizioni effettuate da agenti della polizia federale belga, sono stati posti i sigilli nell'ufficio di Giorgi nella sede dell'Eurocamera a Strasburgo. L'europarlamentare Cozzolino ha precisato che nessun sigillo è stato apposto alla sua stanza, e al momento non risulta indagato dalla Procura belga.

La questione del Qatargate sarà probabilmente oggetto di discussione al summit dei leader al Consiglio Ue del 15 e del 16 dicembre, che si aprirà come di prassi con un intervento della presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola. "Ci sarà uno scambio di vedute, la presidente ha fatto un intervento molto forte, mi aspetto che ci sia il supporto dei leader", ha spiegato una fonte Ue.

"Devo scegliere con cura le mie parole per non compromettere le indagini in corso o minare in qualche modo la presunzione di innocenza. Quindi se la mia collera, la mia rabbia, il mio dolore non dovessero trasparire, vi assicuro che sono ben presenti. Sono infuriata e dispiaciuta. La democrazia europea è sotto attacco", ha detto ieri Metsola aprendo la Plenaria a Strasburgo. L'ordine dei lavori della Plenaria è stato aggiornato: sul Qatargate ci sarà una risoluzione, che sarà votata giovedì. Il dibattito è previsto invece martedì. "Non metteremo la polvere sotto il tappeto. Avvieremo un'indagine interna per esaminare tutti i fatti relativi al Parlamento e per valutare come i nostri sistemi possano diventare ancora più impermeabili", ha detto ancora Metsola, promettendo "una scossa" per l'Eurocamera. "Avvieremo un processo di riforma per verificare chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate le Ong, quali legami hanno con Paesi terzi, chiederemo maggiore trasparenza", ha spiegato. "La corruzione non è di destra o di sinistra, non utilizzate questa minaccia in questo modo gretto", ha detto ancora.

"I nemici della democrazia, per i quali l'esistenza stessa di questo Parlamento è una minaccia, non si fermeranno davanti a nulla. Questi attori maligni, legati a Paesi terzi autocratici, hanno presumibilmente armato Ong, sindacati, individui, assistenti e deputati del Parlamento europeo nel tentativo di soffocare i nostri processi", ha aggiunto.
"I nostri servizi, di cui sono incredibilmente fiera, collaborano da tempo con le autorità competenti nazionali, giudiziarie e di polizia, per smantellare questa presunta rete criminale".

E ancora: "Non ci sarà impunità, nessuna". Intanto il Gruppo S&d, il più colpito dall'indagine, ha preso le sue contromisure: ha espulso Kaili e ha chiesto la sospensione di Marc Tarabella. Quest'ultimo però si è difeso così dai sospetti di essere coinvolto nell'inchiesta sulle tangenti all'Eurocamera dal Paese del Golfo: "Non ho mai ricevuto regali dal Qatar. Lo avrei denunciato". La sua abitazione è stata però perquisita alla presenza della presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola.

Ieri l'eurodeputato belga Tarabella si è autosospeso dal gruppo dei socialisti e democratici (S&d) al Parlamento europeo. L'eurodeputato Pietro Bartolo ha invece rinunciato al ruolo di relatore ombra per l'esenzione dei visti per il Qatar e il Kuwait; l'eurodeputato Andrea Cozzolino si è dimesso da coordinatore S&d per le urgenze e Maria Arena ha lasciato la guida della sottocommissione per i Diritti umani.

"Vedere i padri nobili della sinistra che mezz'ora dopo aver cessato il loro ruolo vanno a lavorare per Paesi in cui lo stato di diritto è inesistente, o per grandi gruppi di affari, non credo faccia bene al progressismo italiano". È "indignata", Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Ue dallo scorso gennaio ed eurodeputata Pd dal 2014.

Ma allo stesso tempo si è detta fiduciosa sulla salute delle istituzioni di Bruxelles. "Provo un grande senso di rabbia e di indignazione per quanto è accaduto e per quanto stiamo apprendendo in queste ore – ha detto in un'intervista al Messaggero –  La corruzione è uno sfregio per la democrazia e per tutte le cittadine e i cittadini".

Mai avuto sentore di pressioni da parte di Doha su suoi colleghi parlamentari, magari in merito ai mondiali di calcio? "Le istituzioni europee sono una meta ambita dai corruttori e da coloro che vogliono asservire la nostra democrazia ai loro interessi. La storia dei Mondiali in Qatar è una storia di corruzione fin dalla sua assegnazione. E non stupirebbe che oltre a quanto scoperto dalle autorità del Belgio possano emergere nei prossimi mesi situazioni similari in altri contesti".

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