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Qatargate News -Inchiesta Qatar-Parlamento Europeo

Scandalo corruzione Qatar, la presidente del Parlamento Ue Metsola sospende la vice Eva Kaili

Alla luce delle indagini giudiziarie in corso da parte delle autorità belghe per il ‘Qatargate’, la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha deciso di sospendere “con effetto immediato tutti i poteri, compiti e compiti delegati a Eva Kaili nella sua qualità di vicepresidente del Parlamento europeo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In foto: Eva Kaili, politica greca e vicepresidente del Parlamento europeo
In foto: Eva Kaili, politica greca e vicepresidente del Parlamento europeo
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La presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, ha deciso di sospendere dalle sue funzioni la vice Eva Kaili, eurodeputata socialista greca, in stato di fermo per sospetta corruzione nell'ambito dell'inchiesta ‘Qatargate' della procura belga.

"Alla luce delle indagini giudiziarie in corso da parte delle autorità belghe, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha deciso di sospendere con effetto immediato tutti i poteri, compiti e deleghe a Eva Kaili nella sua qualità di vice presidente del Parlamento europeo". Lo rende noto il portavoce della presidente Metsola, Juri Laas.

Nell'abitazione di Kaili sono stati ritrovati sacchi di banconote. È l'ultimo elemento emerso dall'inchiesta che sta scuotendo il Parlamento europeo e che ha portato all'arresto della stessa Kaili, colta in flagrante e quindi non protetta dall'immunità parlamentare. L'indagine ha condotto all'arresto, con l'accusa di corruzione e riciclaggio dell'ex eurodeputato dei Socialisti e democratici, Antonio Panzeri, mentre in Italia i carabinieri sono riusciti a fermare la moglie e la figlia, Maria Colleoni e Silvia Panzeri, in esecuzione di un mandato di arresto europeo disposto dalle autorità belghe.

Secondo gli inquirenti, l'ex europarlamentare ha usato "metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi". L'indagato "è sospettato di essere intervenuto politicamente con i membri del Parlamento europeo per il Qatar e Marocco, in cambio di benefici", si legge negli atti dell'indagine di Bruxelles che ipotizza i reati di corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere.

"Le mie assistite hanno riferito in aula di non essere a conoscenza di quanto viene loro contestato", ha spiegato l'avvocato Angelo De Riso difensore con Nicola Colli, di Maria Colleoni e Silvia Panzeri, a cui oggi sono stati concessi i domiciliari. "Siamo soddisfatti e confidiamo che non venga accolta la richiesta di consegna alle autorità del Belgio", hanno affermato i due legali.

"Adesso aspettiamo di ricevere gli atti che nemmeno il giudice aveva", hanno affermato gli avvocati aggiungendo che "evidentemente il giudice ha ritenuto di non dover disporre la custodia cautelare in carcere, dopo aver verificato la personalità delle nostre assistite". I due legali, inoltre, hanno sottolineato che una volta conosciuto il contenuto del mandato di arresto europeo (Mae), "appronteranno tutte le difese finalizzate a che non venga accolta la richiesta di consegna da parte dell'autorità belga".

Secondo chi indaga però "la moglie e la figlia erano pienamente consapevoli" delle sue attività tanto da "partecipare al trasporto dei ‘doni'" che Panzeri avrebbe ricevuto. Panzeri è stato sospeso dal partito Articolo Uno, che ha espresso "sconcerto per quanto sta emergendo", mentre l'altro indagato, Francesco Giorgi, ex collaboratore di Panzeri e compagno di Eva Kaili, è stato allontanato dal Pd, che si è detto "profondamente turbato per le notizie di indagini".

La prossima settimana il Parlamento europeo si riunirà nella sua interezza nella plenaria a Strasburgo. Prima della seduta il Partito democratico riunirà la sua delegazione per "analizzare tutti gli elementi" del caso. Il capo degli eurodeputati dem, Brando Benifei, ha reagito chiedendo le dimissioni di Kaili come vicepresidente dell'Europarlamento, chiedendo anche di inserire nell'agenda della plenaria un dibattito sulla vicenda.

"Ogni decisione per far luce per noi è da supportare subito", ha affermato il capodelegazione. "Diciamola tutta, garantismo a parte, se fosse vera anche la metà dell'affaire Qatar-Europarlamento, saremmo già allo schifo assoluto. Scambiare i diritti fondamentali dei lavoratori con soldi e regali dei signori feudali del Qatar è tradimento totale dei valori democratici", ha commentato su Twitter l'ex ministro Andrea Orlando. Anche il M5S e la Lega avevano chiesto che fosse inserito il caso nell'ordine del giorno della plenaria.

"Il nostro Europarlamento si oppone fermamente alla corruzione – ha sottolineato la presidente Metsola in un tweet -. In questa fase, non possiamo commentare le indagini in corso, se non per confermare che abbiamo collaborato e collaboreremo pienamente con tutte le autorità giudiziarie e di polizia competenti. Faremo tutto il possibile per aiutare il corso della giustizia".

La Lega dal canto suo ha chiesto "la convocazione urgente del Copasir e l'interessamento della commissione speciale al Parlamento europeo sulle ingerenze straniere". 

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