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“Le vere puttane stanno in parlamento”: bufera sul capogruppo M5S a Roma

Il capogruppo grillino dell’XI Municipio ha commentato a modo suo la foto del mezzo Ama in sosta di fronte a una prostituta. Le polemiche non sono mancate.
A cura di Biagio Chiariello
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 “E vabbè… fosse quello il vero problema avremmo svoltato. Certamente è disdicevole, ma le vere puttane stanno in parlamento, in regione e in comune. E anche in Municipio. Scusate la franchezza, ma a confronto quella lì è una Signora”. E’ la frase che Alessio Marini, capogruppo del M5S nel XI Municipio di Roma avrebbe scritto su Facebook. Un post subito cancellato per la bufera scatenata su social network. Marini ce l’aveva  per una foto che ritraeva un mezzo dell’Ama in sosta di fronte a una prostituta (il citato “vero problema”). “Il post non era rivolto alle donne, ma a tutti coloro che si vendono in politica” si è difeso il grillino. Ma non è servita a molto. Anche perché, come fanno notare alcuni, la battuta di Marin ricorda gli infelici appellativi del deputato M5s Massimo De Rosa, che alle colleghe in Parlamento disse: “Siete qui solo perché fate pompini“. Ecco quanto si legge sul Messaggero:

Il grillino della Magliana-Corviale, 43 anni «da libero pensatore», sabato l’ha pensata grossa e l’ha buttata giù in prosa: «Fosse quello il problema: le vere prostitute stanno in Parlamento, in Regione e in Comune. E anche in Municipio», ha scolpito Marini su Facebook, per poi cancellare dopo il patatrac, a proposito di una foto che ritraeva un mezzo dell’Ama in sosta di fronte a una prostituta (il citato «problema»)”.

"Puttane in parlamento" … e polemiche

“A sollevare il caso pubblicamente ci hanno pensato i capigruppo del Municipio XI Gianluca Lanzi (Pd), Alberto Belloni (Sel) e Claudio Barocci (lista Marino). Un coro per stigmatizzare «gli insulti contro le donne» del portavoce pentastellato. A cui è stato ricordato che deve essere un marchio di fabbrica, l’insulto a sfondo sessuale nei confronti delle donne impegnate in politica. «Forse si ispira a Massimo De Rosa, deputato del M5S, che alcuni mesi fa durante una seduta della Commissione Giustizia alla Camera rivolto alle parlamentari del Pd disse: «Siete arrivate qui solo perché sapete fare bene i p…». La polemica, a colpi di clic, è arrivata anche in consiglio comunale. Erica Battaglia (Pd): «Marini chieda scusa: ha offeso le donne e le istituzioni»”.

Le scuse del capogruppo M5S a Roma

“«il termine prostitute va inteso in senso politico e non è riferito in nessun modo alle donne in quanto genere, ma a chi fa mercimonio della propria integrità morale». Tutte convinte? Tutte d’accordo? Non proprio, perché la polemica non si è fermata fino a sera tra lanci di agenzie e post sui social network. Tanto che stanco di glossare, smussare e arrotondare parole nel contesto, il portavoce del M5S si è attaccato ai testimonial per togliersi l’ombra del machismo. Prima ha condiviso Natural Woman di Carole King, canzone simbolo del femminismo, poi è passato a Franco Battiato che quando era assessore regionale in Sicilia parlò «di prostitute disposte a tutto nella politica italiana»”.

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