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Prof sospesa dopo le critiche a Salvini: il tribunale annulla la sanzione

Era stata sospesa dal suo incarico per aver permesso che nella Giornata della Memoria un gruppo di studenti proiettasse in classe un filmato in cui Matteo Salvini veniva paragonato a Benito Mussolini e i suoi decreti sicurezza alle leggi razziali. Ora il tribunale del lavoro di Palermo ha accolto il suo ricorso, dichiarando illegittima la sanzione disciplinare. A Rosa Maria Dell’Aria verrà anche restituito lo stipendio dei 15 giorni di sospensione.
A cura di Annalisa Girardi
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Rosa Maria Dell'Aria (Facebook).
Rosa Maria Dell'Aria (Facebook).

La professoressa Rosa Maria Dell'Aria era finita su tutti i giornali l'anno scorso, dopo essere stata sospesa dal suo incarico per aver permesso che nella Giornata della Memoria un gruppo di studenti proiettasse un filmato in cui il leader della Lega, Matteo Salvini, veniva paragonato a Benito Mussolini e i suoi decreti sicurezza alle leggi razziali. Ora il tribunale del lavoro di Palermo ha accolto il ricorso degli avvocati dell'insegnante di Palermo, stabilendo l'illegittimità della sanzione disciplinare. A Rosa Maria Dell'Aria verrà anche restituito lo stipendio dei 15 giorni di sospensione. È stata invece rifiutata la richiesta di risarcimento dei danni che erano stati quantificati a 10 mila euro.

La docente dell'istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III di Palermo, come ricordato, era stata sospesa per 15 giorni dopo che alcuni suoi studenti, presentando un proprio elaborato per la Giornata della Memoria, avevano accostato i decreti di Salvini sull'immigrazioni alle leggi razziali promulgate dal Duce durante il ventennio fascista. Ora l'avvocato della professoressa ha spiegato che il giudice avrebbe riconosciuto che non ci sarebbe stata alcuna colpa di mancata vigilanza sull'operato degli alunni: se lo avesse fatto, avrebbe violato la loro libertà di pensiero tutelata dalla Costituzione.

Il caso si era però ben presto fatto politico. Non si era mobilitato solo il mondo della scuola e quello della società civile, ma anche quella che all'epoca era l'opposizione del governo gialloverde. Alla fine Salvini, accompagnato dall'ex ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, aveva incontrato in prefettura a Palermo la professoressa e i suoi legali e aveva promesso che la sanzione sarebbe stata presto revocata. Nei mesi successivi, però, le cose non erano cambiate e la professoressa aveva quindi presentato ricorso contro la sanzione. Ricorso che è stato ora accolto dal tribunale del Lavoro di Palermo. Entro un mese l'ufficio scolastico provinciale e il ministero potranno però ricorrere a loro volta.

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