Processo Ruby: I giudici concedono il legittimo impedimento per Berlusconi

Il Processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi è stato rinviato al prossimo 11 febbraio per legittimo impedimento dell'imputato. I giudici del tribunale di Milano infatti hanno accolto oggi la richiesta di legittimo impedimento presentata dai legali di Silvio Berlusconi, imputato tra l'altro per prostituzione minorile per il caso della giovane marocchina Karima El Mahroug. Per la Corte, che ha accettato solo in parte le richieste degli avvocati Ghedini e Longo,  la partecipazione dell'ex premier a una trasmissione televisiva a La7 per la campagna elettorale è da configurarsi come un legittimo impedimento mentre non lo è un altro appuntamento del Cavaliere a Trieste. Ad ogni modo secondo i giudici del capoluogo lombardo essendo difficoltoso un eventuale rientro da Roma del Cavaliere per presenziare al processo era opportuno che questo venisse rinviato. Nella prossima udienza come ha stabilito la Corte sarà ascoltata anche  il pm del tribunale dei minori, Annamaria Fiorillo, la cui deposizione era prevista per oggi.

Era impossibile spostare l'intervista a La7 – I giudici della quarta sezione del tribunale di Milano in pratica hanno constatato che l'impegno dell'ex premier negli studi de La7 non era rinviabile perché essendo questa fase della campagna elettorale regolamentata dalla legge sulla par condicio, la rinuncia all'intervista avrebbe provocato un danno politico all'ex premier. Come in passato, contro la richiesta si era opposta il procuratore aggiunto Ilda Boccassini chiedendo che al massimo il processo potesse essere sospeso solo per la mattinata. Sul problema del legittimo impedimento in campagna elettorale oggi pomeriggio si riunirà anche il Consiglio Superiore della Magistratura che come ha spiegato il vicepresidente, Michele Vietti "non entrerà nel merito delle singole vicende processuali, ma farà una valutazione generale della questione".