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Primo faccia a faccia tra Meloni e Schlein alla Camera: l’interrogazione Pd sul salario minimo

Primo duello tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein durante il question time alla Camera: il Pd ha presentato un’interrogazione sull’introduzione del salario minimo e sul tema dell’ampliamento del congedo paritario.
A cura di Annalisa Cangemi
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Primo faccia a faccia alla Camera tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la leader del Pd Elly Schlein, al suo primo intervento in Aula dall'Assemblea nazionale, che l'ha proclamata segretaria. L'occasione è offerta dal questione time a Montecitorio, il primo tra l'altro in cui la presidente del Consiglio risponde in prima persona. In Aula Meloni siede tra i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Il Gruppo del Pd ha presentato un'interrogazione sull'introduzione del salario minimo minimo e sul tema dell'ampliamento del congedo paritario. Il testo è stato illustrato dalla neo segretaria dem, che è intervenuta anche in replica dopo la risposta della premier.

Schlein ha domandato alla presidente Meloni su "quali siano le ragioni della contrarietà alla sperimentazione del salario minimo legale, tenuto conto della mancata adozione di misure alternative, nonché di interventi volti a migliorare realmente la condizione delle lavoratrici e dei giovani lavoratori, quali un significativo ampiamento del congedo paritario, coerentemente con le migliori prassi europee". La scelta del tema del salario minimo non è casuale: si tratta infatti di una proposta su cui potrebbero convergere tutte le opposizioni, e in particolare il M5s, da sempre schierato in prima linea per questa battaglia.

Schlein a Meloni: "Subito salario minimo e congedo paritario"

"C'è un dramma di questo Paese di cui non vi sentiamo parlare mai: è la precarietà e il lavoro povero, che colpiscono più duramente le donne e i giovani. Sono più di 3 milioni i lavoratori e le lavoratrici che sono poveri anche se lavorano, a cui è negata la possibilità ogni possibilità di costruirsi un futuro dignitoso. Occorre fissare per legge un salario minimo, perché sotto una certa soglia non si può nemmeno chiamare lavoro, è sfruttamento. Una misura complementare e non certo sostitutiva della contrattazione collettiva, che invece va rafforzata, ad esempio con una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata. Lei ha definito il salario minimo uno ‘specchietto delle allodole', lo dica a chi percepisce una paga da fame", ha detto la Schlein. "Mi stupisce che non vediate il nesso tra la crisi della natalità e la precarietà in cui versano moltissime donne. Perché non approviamo subito un congedo paritario, pienamente retribuito e non trasferibile, di almeno tre mesi? Questa si è che è una misura che aiuterebbe il lavoro delle donne redistribuendo anche un carico di cura. Approviamo subito un salario minimo e un congedo paritario. Noi ci siamo".

Meloni: "Pronta a confrontarmi sul congedo parentale"

"Intervenire per fronteggiare il fenomeno del lavoro povero è una delle nostre priorità, perché l'Italia è l'unico Paese Ocse in cui tra il 1990 e il 2020 il salario medio annuale è diminuito mentre negli altri Paesi dell'Occidente cresceva. E gli interroganti del Pd, con una sincerità che fa loro onore, fanno notare che la quota di pil che è stata destinata a salari e stipendi è diminuita più che negli altri Paesi industrializzati. È vero, c'è un problema: chi ha governato fino ad ora ha reso gli italiani più poveri e questo governo deve fare quello che può per invertire la rotta", ha replicato Meloni.

"Il governo però non è convinto che la soluzione sia la fissazione di un salario minimo legale, perché temiamo che il salario minimo legale possa diventare non un parametro aggiuntivo delle tutele dei lavoratori, ma un parametro sostitutivo – ha aggiunto – Nel nostro sistema un paramento di questo tipo rischierebbe di creare condizioni peggiori di quelle che hanno oggi e fare per paradosso un favore alle grandi concentrazioni economiche alla quali conviene rivedere al ribasso i diritti dei lavoratori. Penso sia più efficace estendere la contrattazione collettiva anche nei settori in cui oggi non è prevista e tagliare le tasse sul lavoro e lavorare per combattere le discriminazioni e le irregolarità".

"Sul tema dei congedi parentali siamo molto d'accordo, abbiamo aggiunto un ulteriore mese di congedo parentale, utilizzabile nei primi sei anni del bambino dal padre o dalla madre, retribuito all'80%, era l'unica cosa che si poteva fare con le poche risorse a disposizione. E poiché il tema del sostegno alle madri lavoratrici e il sostegno alla natalità per noi è una priorità assoluta, io sono sempre disponibile a parlare e a confrontarmi".

La replica di Schlein

"Siete in carica da soli 5 mesi, è vero, ma state andando nella direzione sbagliata. Siete una destra ossessionata dall'immigrazione e non vedete le migrazioni dei giovani che sono costretti a causa dei salari bassi a cercare all'estero di andare a realizzarsi", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in replica alla risposta della premier Meloni alla sua interrogazione.

"Le vostre emergenze sono altre, la capisco, sono i rave, i condoni, la guerra alle Ong e da ieri anche colpire i figli delle famiglie omogenitoriali che hanno diritti come tutti gli altri. Sul piano sociale la vostra azione si definisce in tre parole: incapacità, approssimazione e insensibilità". 

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