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Prescrizione, Conte si difende: “Evitiamo malintesi, tuteliamo tutte le garanzie costituzionali”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, torna a parlare di prescrizione, soffermandosi sulle sue affermazioni di oggi: “Non vorrei si fosse creato un malinteso. Quando ragiono di -ismi faccio riferimenti a semplificazioni brandite come armi ideologiche in una contesa politica. Siamo tutti per tutte le garanzie costituzionali. Detto questo, a me piace lavorare per un processo penale più celere, più giusto”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il tema della prescrizione continua a scuotere il governo e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, cerca di placare le polemiche derivanti da una sua affermazione. Conte sembra rispondere, tra gli altri, anche al capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, oltre che agli esponenti di Italia Viva, che criticano la frase del presidente del Consiglio su garantismo e giustizialismo. Parlando con i cronisti al Tempio di Adriano, a Roma, Conte spiega: “Non vorrei si fosse creato un malinteso. Quando ragiono di -ismi faccio riferimenti a semplificazioni brandite come armi ideologiche in una contesa politica. Siamo tutti per tutte le garanzie costituzionali, a partire dal diritto alla difesa, per passare alla presunzione di non colpevolezza. Detto questo, a me piace lavorare per un processo penale più celere, più giusto. Per far questo noi siamo entrati nel merito di questa riforma e la prescrizione è un tassello nell’ambito di un più complessivo processo di riforma”.

Il presidente del Consiglio risponde alle forze di maggioranza e, in particolare, a Italia Viva: “Hanno avuto tutti la possibilità di dare un contributo per accelerare i tempi della giustizia”. A chi gli chiede delle minacce di Italia Viva di dare battaglia, Conte replica: “Battaglia è una parola che non si addice tra forze di governo. Noi dobbiamo lavorare nell’interesse dei cittadini. Se sul processo penale ci sono formule per accelerare i tempi della giustizia ben vengano tutti i contributi”.

Oggi si è riaperta anche il dibattito sul Mes, il meccanismo salva-Stati. La Lega chiede conto al presidente del Consiglio delle ultime novità e Conte replica ironizzando: “Si è risvegliata?”, riferendosi al Carroccio. Poi precisa: “Non c’è nulla di nuovo. Non c’è nessuna firma né ci sarà trattazione al prossimo Eurogruppo”. Infine, Conte parla anche dell’ex Ilva: “I sindacati hanno tutto il diritto di essere aggiornati sulla trattativa. Ieri sera e stamattina è stato formalizzato un ulteriore passo avanti importante che ha consentito di evitare una decisione del tribunale fissata per oggi, quindi si continua a lavorare nella direzione che ho sempre richiesto. Ho incontrato i signori Mittal, è stata un’occasione per rilanciare i principi e gli obiettivi di questo negoziato”.

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