Pier Silvio Berlusconi vuole “facce nuove” dentro Forza Italia, Tajani replica: “Lo stiamo già facendo”

Non è la prima volta che Pier Silvio Berlusconi lancia un monito ad Antonio Tajani. Dentro Forza Italia servono "facce nuove". La richiesta era stata già formulata a luglio ed è stata rilanciata ieri, da Cologno Monzese, nel corso della tradizionale conferenza con la stampa a ridosso delle feste natalizie. "Ho vera gratitudine per Antonio Tajani e tutta la squadra di Forza Italia", che "hanno tenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di mio padre, cosa tutt'altro che facile", premette l'ad di Mediaset, ma il suo pensiero non cambia: "Ritengo che, guardando al futuro, siano inevitabilmente necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato".
Il partito fondato dal padre necessita di nuovi volti, profili freschi da ricercare sia all'interno del partito che all'esterno, suggerisce l'imprenditore. "Attenzione – specifica – questo non mette in discussione i valori fondanti di Forza Italia, che sono i valori del pensiero e dell'agire politico di mio padre. Ma sono valori che vanno adattati a quella che è la realtà di oggi, cioè al 2025", sottolinea.
L'incontro con la stampa è un'occasione per Berlusconi junior per complimentarsi ancora una volta con Giorgia Meloni – "è la migliore premier in circolazione in Europa", sostiene – e per sgomberare il campo dagli equivoci, nati gli scorsi mesi, attorno a una sua possibile discesa in campo. "Non è una tema che oggi esiste" dice.
Seppur dietro le quinte però, Pier Silvio Berlusconi torna a pungolare il leader degli azzurri sulla necessità di un ricambio generazionale all'interno del partito. L'input, oramai ripetuto e costante nel tempo, non ci mette molto a raggiungere Mumbai, dove il vicepremier si è recato per partecipare all'Italia-India Business Forum. "Io sono assolutamente a favore al rinnovamento costante di Forza Italia", replica. "Stiamo facendo emergere anche i giovani, penso al segretario nazionale dei giovani, ai nuovi eletti alle ultime regionali, ragazzi di 24-25 anni, penso ai nostri vicesegretari che stanno lavorando, ai congressi che abbiamo fatto e che faremo. Questo è un modo di allargare", sottolinea.
Stando alle indiscrezioni circolate sulla stampa, la famiglia Berlusconi guarderebbe sopratutto a Roberto Occhiuto, riconfermato governatore della Calabria (dove FI è primo partito) alle ultime regionali, come possibile profilo adatto per imprimere un ricambio. Proprio nelle settimane scorse infatti, Occhiuto ha incontrato Marina Berlusconi alimentando le voci di una sua possibile scalata all'intero del partito.
Ad ogni modo, per il ministro degli Esteri, il rinnovamento azzurro si sta già compiendo: "Hanno aderito a FI in questi anni almeno 12-13 parlamentari, quindi è un partito che si rinnova, che si allarga. Tutti i consigli sono utili e preziosi, ma io sono assolutamente convinto della necessità di essere sempre al passo con i tempi, sempre difendendo il pensiero liberale, di Berlusconi, il cui nome è indissolubile da Forza Italia", insiste. Insomma l'ad di Mediaset non ha di che preoccuparsi perché "faremo sempre più emergere nuovi volti", assicura Tajani, che parla di "perfetta sintonia sulla necessità del rinnovamento e di guardare al futuro".
Forza Italia è "un partito con le porte aperte", ribadisce. "Chi vuole partecipare è benvenuto, siamo sempre pronti ad accogliere elettori che si riconoscono nel nostro pensiero. Quindi, le sollecitazioni sono sempre positive. Sul rinnovamento – è il mandato che io sento come cosa principale, che ho incominciato a fare dal primo giorno in cui sono stato eletto segretario – sono assolutamente d'accordo e troveremo, senza mai offendere nessuno, una nuova classe dirigente che rappresenti il futuro sempre di più", chiude.
Concorda la ministra per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati: "Condivido totalmente quello che dice Pier Silvio Berlusconi e in questa direzione sta andando il nostro partito", ha dichiarato la forzista. "Abbiamo un gruppo di giovani che sono davvero organizzatissimi, bravissimi e preparati e penso che sarà la futura classe dirigente".