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Perché il centrodestra non farà un partito unico come ha proposto Berlusconi

“Il partito unico ha più rischi che vantaggi”: anche Giorgia Meloni ha bocciato la proposta di Silvio Berlusconi di creare un partito unico che riunisca tutte le forze del centrodestra. Suggerimento che era stato già accantonato da Matteo Salvini e che non sembra piacere nemmeno alle forze minori.
A cura di Annalisa Girardi
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Anche Giorgia Meloni ha bocciato la proposta di creare un partito unico di centrodestra avanzata da Silvio Berlusconi e già accantonata dalla Lega, che punta invece alla federazione per i partiti di quest'area che sostengono il governo. "Ho sempre pensato che le specificità di ogni partito siano la forza del centrodestra. Rappresentiamo più del 50% degli elettori: omologare tutto ci farebbe perdere più di quanto potremmo guadagnare. Il partito unico ha più rischi che vantaggi", ha detto la leader di Fratelli d'Italia in un'intervista con il Corriere della Sera.

Sulla difficoltà di tenere le diverse sensibilità interne al centrodestra è intervenuto anche il governatore della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, che, intervenendo alla trasmissione su RaiRadio1 "Un giorno da pecora", ha detto: "Io sono disponibile a discutere di tutto, sono stato uno dei primi a parlarne, e tutti mi ‘sputazzavano' contro. Certo è difficile mettere insieme euroscettici e sostenitori dell'Europa, ad esempio".

Anche la Lega contraria a partito unico

Qualche giorno fa a mettere un punto alle discussioni ci aveva pensato il leader della Lega, Matteo Salvini: "Un conto è collaborare, federare, un conto è mischiare i partiti dalla sera alla mattina. Gli italiani dopo un anno di sofferenza non ci chiedono giochini politici ma fatti: salute, lavoro, riaperture. Presentare pdl, emendamenti, iniziative pubbliche insieme è un conto, fondare nuovi partiti non credo che serva e interessi nessuno. Un conto è collaborare un conto mischiare dalla sera alla mattina tradizioni e identità diversa".

Insomma, il partito unico del centrodestra sembra un'idea che piace solo a Forza Italia, anche sed il numero due azzurro, Antonio Tajani, continua a parlare di "un'unica grande forza del centrodestra, un partito conservatore, liberale, riformista e garantista" alle elezioni del 2023, "che vada da Fratelli d'Italia fino a chi nell'aria riformista non vuole essere sottomesso alla politica della sinistra".

L'appello di Caldoro a Fanpage.it

Stefano Caldoro, esponente di Forza Italia ed ex presidente della Regione Campania, ha inviato un appello a Fanpage.it rivolto al centrodestra, che qui di seguito pubblichiamo:

Unire il centrodestra, allargarlo e rafforzarlo, è la sfida di tutti. La proposta di un unico Partito rilanciata dal Presidente Berlusconi è l’obiettivo più convincente. Coerente è lo sforzo, a breve, di federare l’azione dei singoli movimenti politici del centrodestra, idea sostenuta da Salvini. Ma solo il pieno coinvolgimento della Meloni e di Fratelli d’Italia completerà il percorso. Bisogna unire il mondo moderato, quello riformista e liberale, l’universo dei movimenti federalisti e autonomisti, le energie della destra nazionale e neoeuropeiste. Non si deve lavorare ad una fusione, a percorsi che prevedano la rinuncia a qualcosa. La sfida è altra e più interessante. Il modello dovrà essere, lo ripeto da anni, quello dei partiti americani. Grandi movimenti organizzati in maniera orizzontale. Leggeri ma capaci di tenere insieme, su programma e leadership, identità diverse, comunità, culture e società plurale.
Senza paure, perché chi ha idee, chi sa cosa è, di crescere ed unire.

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