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Perché è stato indetto il Consiglio Europeo straordinario oggi 1 febbraio 2024 e di cosa si discuterà

Il Consiglio europeo straordinario si terrà oggi, 1° febbraio 2024, a Bruxelles. Dal bilancio pluriennale comunitario al sostegno all’Ucraina e alla drammatica situazione in Medio Oriente, ecco di cosa discuteranno i capi di Stato e di governo della Ue, Giorgia Meloni compresa.
A cura di Annalisa Girardi
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Oggi, 1° febbraio 2024, è il giorno del Consiglio europeo straordinario, il primo del nuovo anno. L'ultimo vertice dei capi di Stato e di governo Ue si era tenuto lo scorso 14 e 15 dicembre, ma Charles Michel ha riconvocato i leader a Bruxelles per discutere di come rafforzare il bilancio a lungo termine dell'Ue, che è "venuto a trovarsi sotto pressione" di fronte "a sfide senza precedenti e impreviste, tra cui la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, la pandemia globale di COVID-19 e l'aumento dei tassi di interesse".

I leader europei – tra cui Giorgia Meloni per l'Italia – discuteranno quindi "della proposta di revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, che comprende la creazione di uno strumento per l'Ucraina, per garantire stabilità a lungo termine a Kiev, e della piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP), al fine di rendere l'Europa più competitiva".

Già a dicembre i capi di Stato e di governo Ue avevano uno schema di negoziato che prevedeva una dotazione finanziaria supplementare di 64,6 miliardi di euro, così divisi:

  • 50 miliardi di euro per lo strumento per l'Ucraina (17 miliardi di euro in sovvenzioni e 33 miliardi di euro in prestiti)
  • 2 miliardi di euro per "Migrazione e gestione delle frontiere"
  • 7,6 miliardi di euro per "Vicinato e resto del mondo"
  • 1,5 miliardi di euro per il Fondo europeo per la difesa nell'ambito del nuovo strumento STEP
  • 2 miliardi di euro per lo strumento di flessibilità
  • 1,5 miliardi di euro per la riserva di solidarietà e per gli aiuti d'urgenza

Nella sua lettera di invito ai leader europei, il presidente del Consiglio Ue Michel ha sottolineato l'importanza di proseguire la discussione, ricordando che "nella nostra ultima riunione di dicembre, 26 leader hanno sostenuto con fermezza uno schema di negoziato equilibrato". A causare lo stallo era stato il premier ungherese, Viktor Orban, mettendo il veto sui fondi all'Ucraina. Secondo Michel ci sarebbero comunque le basi per trovare un'unanimità, ma nessuna intesa al momento è definita.

"Raggiungere un accordo è essenziale per la nostra credibilità e, non da ultimo, per il nostro impegno a fornire un sostegno risoluto all'Ucraina. È nostra piena responsabilità trovare una soluzione e ottenere risultati concreti", ha ribadito Michel nella lettera, affermando che il vertice straordinario sarà l'occasione giusta per "approfondire con urgenza tutti gli aspetti della nostra assistenza militare all'Ucraina, che comprende la consegna di munizioni (…) e l'adeguamento dei pertinenti strumenti dell'UE per una più rapida fornitura degli aiuti".

Infine, sempre nella missiva di invito, il presidente del Consiglio Ue ha fatto sapere che si discuterà anche della drammatica situazione in Medio Oriente:

I drammatici eventi in Medio Oriente richiedono la nostra massima attenzione. Tutti gli ostaggi detenuti da Hamas devono essere liberati senza alcuna condizione preliminare. La nostra discussione dovrebbe articolarsi intorno a una serie di questioni chiave. Alla luce dei preoccupanti sviluppi regionali, dobbiamo affrontare le questioni relative alla sicurezza, continuare a esortare alla moderazione e discutere misure volte a prevenire un'ulteriore escalation regionale, in particolare nel Mar Rosso. Inoltre, dobbiamo contribuire con urgenza a porre rimedio alla devastante situazione umanitaria a Gaza. Infine, dovremmo discutere di come rilanciare il processo politico verso una soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati, l'unica opzione praticabile che possa portare a una pace sostenibile sia per gli israeliani che per i palestinesi e rafforzare la sicurezza regionale. Nel complesso, i nostri sforzi dovrebbero mirare a garantire che il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario siano rispettati da tutti.

Sarà possibile seguire qui la diretta dei lavori:

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