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Per Lucaselli (FdI) il 25 aprile è una “farsa”: “Festeggiamo la Liberazione e poi viviamo chiusi”

La deputata di Fratelli d’Italia Lucaselli rinviare ancora le elezioni “significherebbe che quello che molti hanno festeggiato ieri è, in realtà, una farsa: noi festeggiamo la Liberazione e, però, poi torniamo sostanzialmente a vivere chiusi e costretti nei nostri diritti costituzionali”. Sensi (Pd) ha replicato: “Non posso accettare che si mettano sullo stesso piano la dittatura nazifascista, la cui fine tutta l’Italia ha ricordato e festeggiato ieri, e le restrizioni sanitarie dovute dall’epidemia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Botta e risposta a Montecitorio tra Fratelli d'Italia e Partito Democratico. La deputata di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli durante la discussione per il decreto per il rinvio delle elezioni a ottobre, su cui il partito di Meloni è contrario, ha detto in Aula che il 25 aprile, la festa della Liberazione, è "una farsa": "Io capisco che alcune forze politiche abbiano difficoltà a volersi confrontare con quel voto elettorale, ma non lo si può impedire. Non lo si può impedire, perché impedirlo significherebbe che quello che molti hanno festeggiato ieri è, in realtà, una farsa: noi festeggiamo la Liberazione e, però, poi torniamo sostanzialmente a vivere chiusi e costretti nei nostri diritti costituzionali – ha detto Lucaselli -. Infatti, il tema è questo, il tema è cosa cerchiamo e cosa chiediamo rispetto ai nostri diritti. E della libertà non si può assolutamente prescindere".

Subito dopo ha chiesto di parlare il deputato dem Filippo Sensi, che ha così replicato: "Non posso accettare che il 25 aprile venga indicato, come testé avvenuto, come una ‘farsa', cito, e che si mettano sullo stesso piano la dittatura nazifascista, la cui fine tutta l'Italia ha ricordato e festeggiato ieri, e le restrizioni sanitarie dovute dall'epidemia – ha detto Sensi -. Non lo posso accettare e non lo accetterò in questa Aula, per rispetto ai cittadini oggi e ai partigiani che hanno combattuto contro il fascismo, che, ha ragione la collega Lucaselli, purtroppo non è finito quel 25 aprile, ma rialza la sua testa anche oggi, purtroppo, e che ci troverà qui, al nostro posto". 

Le elezioni in Italia si svolgeranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre: andranno al voto città come Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino, ma ci saranno anche le suppletive per la Camera a Siena e le elezioni regionali, già indette in Calabria.

"In media negli altri Paesi le elezioni sono state rinviate dalle 3 alle 5 settimane. Al voto nel 2020 ci sono andati praticamente tutti", la deputata Lucaselli ha elencato tutti i Paesi che hanno già votato e quelli che voteranno nel 2021. "Il punto è che noi non siamo diversi dal resto del mondo, solo che a differenza del resto mondo non riusciamo a trovare soluzioni corrette affinché il principio democratico del voto libero dei cittadini si esprima. giorno Mi dispiace che questo provvedimento venga discusso nell'indifferenza generale, proprio perché c'è la campagna vaccinale dovremmo essere più tranquilli. La decisione di questo governo e l'assuefazione dell'opinione pubblica rappresentano un gravissimo vulnus per l'applicazione dei principi democratici. E noi lo abbiamo combattuto dall'inizio".

"Il principio della libertà che è stato alla base della festa di ieri è un principio che deve valere nei confronti di tutti, non può essere legato solo a un determinato momento storico. Dobbiamo prendere esempio da quello che abbiamo vissuto e dobbiamo avere il coraggio di vivere quella festa per il vero senso che ha oggi nel 2021. E il senso è che esistono che non possono essere superati da nessuno, neanche per la pandemia. Quello è l'insegnamento, non è solo un ricordo. Ci voleva libertà all'epoca, e lo stesso principio vale oggi. Vorremmo la libertà di andare a votare, di andare a elezioni", ha aggiunto la deputata.

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