Per le famiglie numerose gli importi dell’Assegno di inclusione potrebbero superare quelli del RDC
Nell'XXII Rapporto dell'Inps, presentato ieri alla Camera dei deputati, c'è un dato che spicca: "Gli importi dell’AdI sono, nella maggior parte degli esempi, più generosi" rispetto a quelli del Reddito di Cittadinanza. L'Istituto fa riferimento alle simulazioni che ha effettuato per analizzare quale importo spetterà ai nuclei famigliari che usufruiranno dell'Assegno di Inclusione, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 a sostituzione del RdC, e dell'Assegno Unico Universale, la misura che raggruppa tutte le agevolazioni per chi ha figli a carico. Accanto a queste misure già dal 1° settembre, va ricordato, è attivo anche il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), che punta a favorire l’ingresso dei cosiddetti "occupabili" nel mondo del lavoro.
Gli importi dell'Assegno di Inclusione 2024: la tabella e il confronto con il Rdc
Tornando all'Assegno di inclusione, l'Inps ha svolto le sue analisi su tre tipi di famiglie: una composta da tre adulti, di cui uno con disabilità; una formata da due genitori con due minori, di cui uno con età al di sotto di tre anni; e una con due genitori e un minore di età inferiore a tre anni. Secondo i risultati delle simulazioni, l'Assegno di Inclusione – in particolare quando è accompagnato dall'Assegno Unico Universale – avrà un importo maggiore rispetto a quello del RdC. Nel primo caso, quello con tre adulti – di cui uno con disabilità – che vivono non in affitto, l'importo Adi è di 950 euro mensili, 50 euro in più (+5,6%) rispetto a quello previsto dal Reddito. Invece, nel caso in cui la famiglia sia in affitto, l'importo arriva a 1230 euro (+4,2%).
Il caso con l'aumento più rilevante avviene nei nuclei con due genitori e due minori, di cui uno con meno di tre anni. Se da una parte l'importo Adi risulta inferiore a quello del Reddito, quando è accompagnato dall'Assegno unico universale la cifra diventa significativamente più importante: se la famiglia vive in affitto, sono 1508 euro al mese, il 16,4% in più rispetto alla combinazione di RdC e AUU (1296 euro); se non è in affitto, arriva a 1228 euro al mese (+13,9%), esattamente 150 euro in più dell'unione di Reddito e Assegno unico.
Una crescita sensibile avviene pure per le famiglie con due genitori e un minore con meno tre anni. Anche qui, la combinazione di Adi e AUU rende di più rispetto a quella con il RdC: se il nucleo è in affitto gli spettano 1244 euro mensili (+9,7%), mentre se non è in affitto l'importo è di 964 al mese (+8,4%)
I percettori del Reddito di Cittadinanza sono diminuiti
Il rapporto Inps ha analizzato anche altri aspetti legati al Reddito di Cittadinanza, come l'andamento del numero dei percettori nel corso degli anni. "Il numero di percettori di RdC – ha spiegato Micaela Gelera, commissaria straordinaria dell'Istituto, durante la presentazione del report – aveva raggiunto il suo valore massimo a luglio 2021, con circa 1,4 milioni di nuclei familiari beneficiari. Successivamente è iniziato un trend decrescente: a dicembre 2022 i nuclei percettori erano circa 1,2 milioni, appena poco più di un milione a luglio 2023″.
Infine, il report dell'Inps evidenzia anche alcuni dati sull'Isee dei beneficiari:
Il valore medio dell’ISEE dei nuclei beneficiari passa dai circa 1.800-1.700 euro di giugno-dicembre 2019 a valori via via più piccoli raggiungendo un valore minimo di circa 500 euro ad aprile del 2023. A questo trend si accompagna un andamento crescente nel tempo dell’importo medio mensile erogato, che passa da un valore di circa 480-520 euro nel primo anno di applicazione della misura a valori via via più alti e raggiungendo i circa 560 euro ad aprile 2023.