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Per il ministro Urso la Russia utilizza i migranti come arma ibrida contro l’Europa

Il ministro Adolfo Urso, ex presidente del Copasir, accusa la Russia di utilizzare i migranti come “arma ibrida” contro l’Europa. “L’hanno fatto nel 2021 quando hanno trasportato migranti afghani in Bielorussia, per poi spingerli al confine europeo. Crediamo che questo non accada nel Sahel?”, ha detto.
A cura di Annalisa Girardi
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La Russia utilizza i migranti come arma ibrida contro l'Europa. Lo ribadisce il ministro delle imprese ed ex presidente del Copasir, Adolfo Urso, a qualche settimana dall'avvertimento lanciato da Guido Crosetto sulle infiltrazioni russe in Africa, che secondo il governo sarebbero la ragione dietro l'aumento degli sbarchi. "La prova che la Russia usa i migranti l'abbiamo avuta nel settembre del 2021 – dice ora Urso, intervenendo ad ad Agorà su Rai3 – La Russia trasportò migranti afghani in Bielorussia che poi sono stati sospinti al confine europeo. Quali forze li hanno spinti? Come mai erano lì al confine con l'Europa poco prima dell'invasione russa dell'Ucraina? La Russia utilizza i migranti come arma ibrida contro l'Europa. Crediamo che questo non accada nel Sahel?".

Il governo torna quindi a puntare il dito contro la presenza russa in Africa, specialmente per quanto riguarda i mercenari del gruppo Wagner. Urso però non parla solamente di Mosca, ma anche di Pechino, per quanto riguarda le pressioni e le influenze nel continente africano che stanno ridisegnando gli equilibri geopolitici mondiali. "Putin ha accettato di utilizzare la moneta cinese. Si è formato un altro mondo, il mondo dello yuan, dei sistemi autoritari all'ombra della moneta cinese, che attuano ad esempio in Africa una politica di sottomissione tramite il debito. Poi in molti Paesi africani ci sono anche i mercenari russi della Wagner. Le due potenze agiscono in modo diverso ma coordinato".

Il ministro è poi tornato a parlare di spesa militare. Giorgia Meloni, nel suo intervento in Senato in vista del Consiglio europeo, aveva già confermato l'intenzione del governo di aumentare gli investimenti in Difesa. Ora Urso sottolinea: "Anche i due governi Conte e il governo Draghi hanno aumentato le spese militari senza dirlo, noi lo diciamo perché i cittadini devono rendersene conto. Lo dobbiamo fare, è un obiettivo che dobbiamo raggiungere nel tempo ed è doveroso, per le nostre libertà".

E, sulla guerra in Ucraina, Urso afferma: "Tutti dobbiamo lavorare nella stessa direzione, per fermare la guerra. La guerra si fermerà nel momento stesso in cui Putin la dichiarerà finita, perché lui l'ha scatenata e ci sono le sue armate sul territorio dell'Ucraina. Sono i suoi missili che colpiscono le città ucraine, gli ospedali, le centrali elettriche e le centrali idriche, che cercano di affamare e ridurre al freddo le famiglie ucraine". Il ministro poi conclude: "Nel momento stesso in cui lui intende realizzare un percorso di pace, basta che fermi le armate. A quel punto ovviamente il dialogo può partire".

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