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Manovra economica 2023

Pensioni, voucher, flat tax, cuneo fiscale: di cosa hanno parlato Meloni e i sindacati

La presidente del Consiglio condivide alcune riflessioni dei sindacati, ma tira dritto sulla manovra. Cgil e Uil confermano la mobilitazione e gli scioperi: “Meloni vuole aprire tavoli di confronto, ma con i tavoli non si mangia”, attacca Bombardieri.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dai voucher alle pensioni, passando per flat tax e cuneo fiscale. Sul tavolo tra la presidente del Consiglio Meloni e i leader dei sindacati ci sono un po' tutti i temi più caldi contenuti nella manovra, questioni che hanno portato alla mobilitazione la Cgil e la Uil. Più fredda la Cisl, mentre l'Ugl – inclusa dal governo in questi confronti, a differenza del passato – ha una visione differente. Le proposte avanzate dai sindacati sono "sensate", avrebbe detto Meloni durante l'incontro – secondo quanto riportato successivamente – ma "spetta al governo la responsabilità di fare delle scelte e mettendo in fila tutte le richieste non ci sarebbero le risorse per fare tutto". Insomma, richieste condivisibili ma le risorse non ci sono. Più o meno ciò che Meloni ripete ai sindacati da qualche mese.

Meloni, però, avrebbe anche assicurato che la norma su Opzione donna – per ciò che riguarda le pensioni – verrà rivista e che il governo starebbe valutando come migliorare la misura. Senza scendere nei particolari. Un altro nodo affrontato è stato il ritorno dei voucher: "Non deve diventare uno strumento per sottopagare i lavoratori", avrebbe detto la presidente del Consiglio. Così come la flat tax non creerebbe discriminazione tra i lavoratori. Tutti questi punti, ovviamente, non sono stati condivisi dai sindacati. Quanto ai possibili "segnali di lassismo" sull'evasione fiscale, invece, Meloni avrebbe negato che le misure su Pos e tetto al contanti influiscano in qualche modo. E infine sul cuneo fiscale: "L'abbiamo fatto per dare un segnale, penso che di più vada fatto, vogliamo andare avanti – ha detto – È una nostra priorità, sarei felicissima anch'io di poter fare di più".

"Abbiamo confermato il giudizio negativo sulla manovra, in particolare sui redditi – ha attaccato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, all'uscita da Palazzo Chigi – Abbiamo posto il tema della precarietà e il problema sul fisco e l'evasione. La logica della flat tax è sbagliata. Le risposte del governo hanno confermato profonde distanze sul fisco e sulla precarietà". E ancora: "È necessario proseguire la mobilitazione e richiedere modifiche profonde ad una manovra che rischia di impoverire ulteriormente le persone".

Landini ha anche ricordato che "dal 12 al 16 dicembre sono in programma diverse iniziative con scioperi". Si parte con "la Calabria il 12 e ogni giorno ci sono Regioni che sono in sciopero, si mobilitano o manifestano – ha continuato il leader della Cgil – C'è una settimana di mobilitazioni insieme alla Uil che viene assolutamente confermata". È il momento di "coinvolgere i lavoratori, ma anche gli enti locali a livello territoriale per respingere i tagli sulla scuola e sulla sanità". La manovra "va cambiata perché è sbagliata anche nel modello sociale che afferma".

"Abbiamo ribadito le nostre critiche e il nostro giudizio negativo sulla manovra, critiche e giudizio negativo che ci stanno portando in questi giorni in piazza – ha confermato anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri – non c'è risposta all'emergenza dei salari e delle pensioni". La presidente Meloni "ha detto che condivide alcune riflessioni, in particolare sui voucher e Opzione donna. Sulla questione fiscale non le condivide – ha concluso – È stata data disponibilità ad aprire una serie di tavoli e di confronti, ma con i i tavoli non si pagano le bollette e non si mangia".

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