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Pedaggi autostradali 2026, come funzionerà il rimborso in caso di cantieri e traffico bloccato

A partire dal prossimo anno gli automobilisti fermi nel traffico a causa di cantieri che limitano la circolazione potranno ottenere un rimborso del pedaggio. L’importo sarà calcolato sulla base di una serie di fattori, tra cui la durata del blocco. Ecco come funzionerà.
A cura di Giulia Casula
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Dal prossimo anno i pedaggi sulle autostrade saranno meno cari. Ma non è l'unica novità. Chi si trova bloccato nel traffico a causa di cantieri che limitano la circolazione potrà ottenere un rimborso, calcolato sulla base della riduzione del pedaggio nella tratta interessata dai lavori. Vediamo nel dettaglio come funzionerà.

Pedaggi rimborsati per le code in autostrada

Le novità erano state annunciate a settembre dal presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti, Nicola Zaccheo. Una di queste riguarda i rimborsi automatici del pedaggio in caso di cantieri, ovvero ristori per tutti quegli automobilisti che restano bloccati nel traffico a causa di lavori sulla carreggiata. Spesso le code possono durare ore, rendendo il viaggio di chi si sposta per lavoro o altre necessità molto frustrante.

Secondo la proposta arrivata sul tavolo dell'Autorità garante l'automobilista riceverebbe l'intero importo, o una parte, in caso di disagi causati da lavori programmati, sia ordinari che straordinari. Il rimborso del pedaggio verrebbe calcolato tenendo conto di una serie di fattori: il restringimento della tratta, la lunghezza, la durata del cantiere, l'impatto sui tempi di percorrenza della strada, quante corsie sono state chiuse, quante risultano occupate dai lavori e altri eventuali cambiamenti alla circolazione. Il calcolo spetterà ai concessionari, che dovranno avvalersi di una tabella predisposta dallo stesso Garante

La restituzione non sarebbe prevista in caso di cantieri messi in piedi dopo eventi eccezionali come alluvioni, terremoti e altre calamità naturali. 

Come funzionerà il rimborso

Secondo quanto riporta Repubblica, fino a 30 chilometri di strada il pedaggio verrà rimborsato senza soglie minime di ritardo. Tra 30 e 50 chilometri la restituzione partirà dopo 10 minuti di ritardo, che salgono a 15 minuti se il tragitto supera i 50 chilometri.

In caso di lunghe code scatterà un rimborso completo se il blocco supera le quattro ore. Altrimenti sarà del 75% se il traffico dura tra i 180 e i 239 minuti e del 50% per i blocchi tra 12o e 179 minuti. Inoltre, per i titolari di abbonamenti viene prevista la possibilità di restituirli senza costi se i lavori sull'autostrada obbligano i pendolari a scegliere un percorso alternativo rispetto a quello che farebbero tutti i giorni, fuori dall'autostrada. Per coloro che hanno diritto al rimborso, i soldi dovrebbero arrivare sulla stesso conto con cui hanno effettuato il pagamento (se sono registrati sull'app) da parte degli operatori di telepedaggio.

Ma quando partiranno le nuove regole? Se approvate, dovrebbero entrare in vigore verso aprile 2026 per i viaggi all'interno della stessa concessione, mentre per quelli che coinvolgono più concessionari i tempi potrebbero slittare ad agosto.

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