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Pd, Zingaretti lancia mobilitazione contro il governo del ‘Gatto e la Volpe’ e i loro “accordicchi”

Il segretario dem Nicola Zingaretti lancia una mobilitazione contro il governo Lega-M5S e contro Salvini e Di Maio, annunciando per il prossimo martedì una riunione a Roma dei segretari regionali e delle città metropolitane e per il prossimo venerdì la direzione nazionale del Partito Democratico.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, sempre più irritato dallo scontro tra i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, passa all'azione, e annuncia per venerdì prossimo la direzione nazionale Pd: "Ambiente, lavoro, scuola, investimenti, infrastrutture, imprese, crescita. Il Pd serra le fila per la battaglia politica nel Paese e per la Costituente delle idee. Martedì sono stati convocati a Roma i segretari regionali e delle città metropolitane. Venerdì la direzione nazionale", ha scritto in un post su Facebook.

"L'ennesima lite tra Salvini e Di Maio come al solito sta trovando un compromesso su poltrone e accordicchi. Nessuno sa come il governo affronterà la manovra finanziaria del prossimo autunno. Mancano miliardi di euro che mettono a rischio sanità, trasporti e scuola. Vogliamo preparare al fianco dell’opposizione parlamentare una mobilitazione nei territori contro il "Gatto e la Volpe" che stanno ingannando gli Italiani e soprattutto per proporre una svolta un'altra agenda e un'altra possibile idea di futuro. L'Italia merita di più". 

"È tutto molto triste: non si parla più dell'Italia, della crescita, del lavoro, della manovra e c'è un gioco di potere tra due partiti, che non sono uniti più su niente se non dalla voglia di essere stretti sulle loro poltrone", aveva detto nel pomeriggio in un'intervista a Radio radicale, sottolineando che Lega e M5s "fanno finta di litigare, fregandosene dei problemi degli italiani. L'esperimento giallo-verde e' fallito, dovrebbero prenderne atto".

Parlando del caso Metropol e dei presunti fondi russi alla Lega, il segretario dem aveva aggiunto: "Pensiamo sia gravissimo il fatto che il Ministro degli Interni, da giorni sollecitato a riferire in Parlamento, ne parla dappertutto ma ha paura a parlarne di fronte alle Camere, è molto inquietante".

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