Paragon, Avs annuncia interrogazione: “Inquietante spionaggio contro Fanpage, Meloni deve spiegare”

Dopo le nuove prove che attestano l'uso di Paragon per spiare un altro giornalista di Fanpage.it, Ciro Pellegrino, Alleanza Verdi-Sinistra vuole vederci chiaro e per questo presenterà un nuova interrogazione in Parlamento. "Ogni giorno la grave vicenda dello spionaggio nei confronti di attivisti Ong e di giornalisti si arricchisce di nuovi ed inquietanti elementi", ha dichiarato il leader Nicola Fratoianni.
"Prima la ricostruzione dell’Intelligence italiana e la loro volontà di fare piena luce sullo spionaggio nei confronti di Mediterranea ha fatto acqua da tutte le parti, ora rimane ancora ben aperta la questione Fanpage. Di chi è il server con cui comunicavano i telefoni, infettati da Graphite, utilizzati dai giornalisti, almeno 3, spiati con Paragon? A questa domanda il governo Meloni e il sottosegretario Mantovano possono e devono dare immediatamente una risposta", ha rimarcato Fratoianni.
Come scrive il rapporto di Citizen Lab "è stata trovata un’impronta legata a Graphite nel server con cui comunicava il telefono del terzo giornalista spiato, che aveva nel telefono la medesima traccia di Paragon che è stata rilevata nel dispositivo del capo cronista napoletano di Fanpage", ha proseguito il leader di SI, che chiede al governo di intervenire e collaborare con Paragon per "svelare a chi si riferisca quello specifico server, visto che l’azienda , in una nota, si è detta pubblicamente disponibile ad aiutare il governo italiano a scoprire chi ha spiato i giornalisti. Può farlo e deve farlo, senza prendere ulteriore tempo", ha sottolineato.
Per Fratoianni, va fatta immediatamente chiarezza. "Depositeremo un’altra interrogazione, anche perché non ci basta il Copasir che come tutti sanno non rappresenta tutte le forze politiche presenti in Parlamento, è in Parlamento che il governo Meloni deve spiegare le sue azioni. Anche perché è di una gravità inaudita che i giornalisti di Fanpage abbiano un supporto più efficace dal team di ricercatori canadesi che dalle istituzioni italiane. Hanno diritto a sapere chi e perché li ha spiati illegalmente. E tutti i cittadini italiani con loro, perché lo spionaggio illegale di giornalisti mette in discussione lo stato di diritto e la democrazia nel nostro Paese", ha concluso.
Renzi: "Meloni si prende pieni poteri, si rimpiange Berlusconi"
Sulla questione è intervenuto anche Matteo Renzi che nella sua newsletter ha ribadito che "la vicenda dello spionaggio dei giornalisti con un software comprato dal Governo Meloni e segnatamente da un magistrato che si chiama Alfredo Mantovano e che guida i servizi segreti per conto di Giorgia Meloni è una cosa enorme. Molti giornalisti hanno paura a parlarne perché temono di essere i prossimi. Ma siamo in presenza di un fatto gravissimo".
L'ex premier accusa Meloni di star "prendendo i pieni poteri, nel silenzio imbarazzato di politici e giornalisti. Io non intendo tacere e dirò la mia anche se dovessi rimanere l’ultimo a farlo. Purtroppo per troppi anni la sinistra ha gridato “al lupo, al lupo” quando al Governo c’era Silvio Berlusconi, accusandolo di voler mettere in discussione i principi democratici. Io non ho mai votato Berlusconi. Ma oggi penso che uno come lui sia rimpianto anche da quelli di sinistra, non solo da quelli di destra: se Berlusconi avesse fatto la metà delle cose che sta facendo Meloni con i servizi segreti ci sarebbe la gente in piazza", ha insistito.