20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Oltre la metà delle pensioni in Italia ha un importo mensile inferiore ai 750 euro

“Nella distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse: il 53,7% delle pensioni ha un importo inferiore a 750,00 euro”: lo fa sapere l’Inps nel suo aggiornamento dell’osservatorio pensionistico.
A cura di Annalisa Girardi
20 CONDIVISIONI
Immagine

Oltre la metà delle pensioni in Italia ha un importo mensile sotto ai 750 euro. È l'Inps a precisarlo, nel suo aggiornamento dell'osservatorio sul sistema pensionistico: "Nella distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse: il 53,7% delle pensioni ha un importo inferiore a 750,00 euro", si legge nel comunicato. Che specifica come l'importo medio mensile per le pensioni di vecchiaia sia di 1.468,59 euro, con un valore più elevato nelle Regioni del Nord pari a 1.575,28 euro.

Per quanto riguarda le pensioni inferiori ai 750 euro, il 44% – cioè 4 milioni – "beneficia di prestazioni legate a bassi redditi, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile".

Nel comunicato dell'Inps vengono forniti diversi dati: "Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2024 sono 17.775.766, di cui 13.632.992 (il 76,7%) di natura previdenziale e 4.142.774 (il 23,3%) di natura assistenziale. L’importo complessivo annuo è pari a 248,7 miliardi di euro, di cui 222,8 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 25,9 miliardi da quelle assistenziali". Il 47,1% delle pensioni – che corrispondono al 62,4% degli importi di pagamento – è in carico alle gestioni dei dipendenti privati. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano invece il 28,3% delle pensioni – cioè il 24,7% dei pagamenti – mentre le gestioni assistenziali si occupano del 23,3% delle prestazioni – il 10,4% del totale.

Nel 2023 sono state liquidate 1.364.686 pensioni, il 48,6% delle quali di natura assistenziale. "Gli importi annualizzati stanziati per le nuove liquidate del 2023 ammontano a 14,3 miliardi di euro, circa il 5,8% dell’importo complessivo annuo in pagamento al 1° gennaio 2024", continua l'Inps. Per poi precisare che delle prestazioni previdenziali, il 69,1% corrispondeva a pensioni di vecchiaia: oltre la metà di queste (57,3%) sono state erogate a uomini. In generale il 73,8% delle pensioni di anzianità/anticipate sono state erogate a uomini e anche per quanto riguarda l'invalidità previdenziale l'Inps registra una preponderanza maschile, con il 64,5% per l’assegno di invalidità e il 68,7% per la pensione di inabilità.

Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio, il comunicato segnala che "l'area geografica con la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche è l’Italia settentrionale, con il 48,0%; al Centro viene erogato il 19,3% delle pensioni, mentre in Italia meridionale e Isole il 30,8%; il restante 2,0% (346.495 pensioni) è erogato a soggetti residenti all’estero". Infine, sulla distribuzione per età, l'Inps conclude evidenziando una età media dei pensionati pari a a 74,1 anni, con una differenza tra i generi di 4,7 anni: 71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views