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Ok al dl Asset alla Camera, ora è legge: misure contro il caro voli e più licenze per i taxi

Approvato in via definitiva il decreto Asset alla Camera: ora è legge. Tra le misure, la riscrittura delle norme sulla tassa sugli extraprofitti delle banche e sul caro voli.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo l'ok del Senato, anche la Camera dà il via libera al dl Asset: ora è legge. L'Aula ha approvato in via definitiva il decreto legge recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici. I sì sono stati 155, i no 108 e gli astenuti 2.

Il provvedimento è composto da 41 articoli, e tra le misure figurano quelle per contrastare il caro-voli e il prelievo ‘una tantum’ sugli extra-profitti delle banche. Con il decreto Asset "abbiamo rafforzato sia le misure previste per il settore taxi più che raddoppiando i comuni che potranno realizzare i concorsi straordinari, sia per quanto riguarda le misure di contrasto al caro voli dando forti poteri alle autorità competenti a tutela dei consumatori e per regolare in maniera trasparente il mercato del trasporto aereo", ha commentato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell'evento del gruppo Caltagirone ‘La fabbrica delle imprese'.

Il ministro ha appena pubblicato un post sui social: "Con il Dl Asset abbiamo rafforzato le misure per avere più licenze taxi, aumentando la platea dei Comuni destinatari, coprendo così tutte le aree che hanno bisogno di un servizio più efficiente ed adeguato. Ho appena scritto agli oltre 60 sindaci che potranno da subito realizzare concorsi straordinari per le nuove licenze taxi, senza alcun vincolo, in 15 giorni. 1.500 licenze in più a Roma, oltre 1.000 a Milano".

E ancora: "Riguardo le misure contro il "caro-voli" sono certo che anche le autorità di controllo – Antitrust, Enac e Autorità per la regolamentazione dei trasporti – utilizzeranno appieno i nuovi poteri che abbiamo loro conferito per tutelare gli utenti a fronte di algoritmi che violano la privacy e per contrastare i fenomeni distorsivi di mercato sui prezzi dei biglietti aerei, ponendo fine all'asta delle tariffe".

Cosa c'è nel testo del decreto Asset appena approvato

Misure contro il caro voli

Stop all'algoritmo e alle pratiche anticoncorrenziali sulle tratte nazionali. Il decreto assegna all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ampi poteri istruttori e sanzionatori in materia di trasporto aereo. In presenza di condotte restrittive della concorrenza o abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree, attuate con tecniche algoritmiche e con particolare riferimento alle rotte insulari soprattutto nei periodi di picco della domanda o di emergenza nazionale, l’AGCM può avviare accertamenti a tutela del libero mercato e del consumatore, utilizzando come indicatore anche il semplice aumento delle tariffe del 200% già individuato come limite nel testo originario. Il decreto vieta anche la profilazione degli utenti o la loro discriminazione sulla base del dispositivo adoperato per effettuare la prenotazione.

Trasparenza sui sussidi. Un’altra novità che rafforza la misura riguarda l’obbligo per i gestori aeroportuali di pubblicare i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree, al fine di garantire maggiore trasparenza e quindi maggiore tutela per i consumatori. Per far fronte all’ampliamento dei compiti, l’organico dell'AGCM viene potenziato.

Oneri di servizio pubblico e tetto alle tariffe applicabili. Vengono fissate dalle amministrazioni competenti le tariffe massime praticabili dai vettori destinatari di oneri di servizio pubblico qualora ci sia il rischio di un sensibile rialzo dei biglietti aerei. Il livello massimo tariffario dovrà essere indicato nel bando di gara, quale requisito oggettivo dell’offerta.

Misure per aumentare il numero delle licenze per i taxi

Platea per i concorsi straordinari ampliata per oltre 60 Comuni italiani. La nuova normativa in materia di Taxi contenuta nel decreto Asset si occupa del problema legato allo strutturale incremento della domanda e alla scarsità delle vetture nei comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto, che potranno aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle. Questa facoltà è stata ampliata nel corso del confronto parlamentare ad oltre 60 comuni italiani, una platea che di fatto comprende tutte le amministrazioni in cui si è verificata la necessità di aumentare le licenze dei taxi. I Comuni non avranno necessità di chiedere ulteriori pareri per indire i concorsi, salvo la congruità del prezzo alla Autorità dei trasporti con il principio del silenzio assenso, in un massimo di 15 giorni.

Licenze temporanee aggiuntive per due anni. I Comuni potranno rilasciare licenze aggiuntive a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente nei casi di aumento straordinario della richiesta, legato a grandi eventi o flussi turistici superiori alla media stagionale, come ad esempio il Giubileo 2025 a Roma, le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Tali licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e possono essere prorogate fino due anni.

Procedura semplificata per la doppia guida.  Sono semplificate le procedure per il rilascio della doppia guida, per le quali sarà sufficiente una comunicazione. I beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea. Chiarita anche la natura del rapporto di lavoro di carattere autonomo, fattore che in passato ne aveva limitata l’applicazione. La sostituzione alla guida può avvenire autonomamente nell’ambito orario del turno integrativo o nell’orario del turno assegnato.

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