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Ok a firma digitale per i referendum: la piattaforma online per l’eutanasia legale pronta ad agosto

Conquista storica per la democrazia: è passato l’emendamento al decreto Semplificazioni che autorizza la firma digitale per i referendum. “Raccogliere firme digitalmente significa consentire a tutti di poter esercitare i loro diritti politici. Sulle restrizioni ancora in vigore per le firme cartacee c’è ancora strada da fare, ma intanto è stato segnato un traguardo storico  per la democrazia italiana”, ha commentato Cappato.
A cura di Annalisa Cangemi
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È stato approvato, con il parere contrario del governo, l'emendamento al decreto Semplificazioni, in scadenza il prossimo 30 luglio, che autorizza la firma digitale per i referendum. Le commissioni Affari costituzionali e Ambiente lo hanno approvato all'unanimità, nella notte tra il 19 e il 20 luglio. L'emendamento, a prima firma del deputato Riccardo Magi, consentirà – non appena il testo del decreto Sostegni verrà convertito in legge – di sottoscrivere i referendum con firma elettronica qualificata, come per esempio il referendum sull'eutanasia legale, per il quale serve raggiungere le 500mila firme entro il mese di settembre: durante la pandemia, e con i cittadini in vacanza, sarebbe stato complicato raggiungere il risultato.

Nei giorni scorsi 25 sostenitori del referendum, promosso dall'Associazione Luca Coscioni, avevano portato avanti lo sciopero della fame, per chiedere al Governo, e in particolare alla ministra della Giustizia Cartabia, di non bloccare l'emendamento che avrebbe consentito di velocizzare la raccolta firme: la piattaforma online del referendum eutanasia già in costruzione per essere operativa entro il mese di agosto

La ministra Cartabia aveva infatti espresso parere contrario, dopo che, nell’ambito della campagna ‘#DemocraziaNegata' lanciata da Marco Gentili, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni e da Mario Staderini, il ministro Colao, dopo mesi di interlocuzione e l’incontro delle scorse settimane con Gentili e Marco Perduca, si era impegnato a dare seguito alla richiesta.

Intanto la raccolta firme per il Referendum Eutanasia Legale prosegue nelle centinaia di tavoli in tutta Italia e nei Comuni. Chi vorrà essere informato dell'attivazione della piattaforma potrà registrarsi a questo link.

"Una riforma storica, una vittoria per chi crede che la democrazia sia per tutti. Con la firma digitale il referendum torna ai cittadini, che potranno raccogliere le firme senza dover chiedere permesso ai partiti. È il risultato di anni di battaglie ed è il primo passo verso un ritorno alla legalità internazionale e la rimozione delle irragionevoli restrizioni che ancora limitano i diritti politici", ha commentato Mario Staderini, che sui limiti al diritto al referendum già aveva fatto condannare Italia dal Comitato diritti umani dell'ONU, ha dichiarato

Soddisfatto anche Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e promotore del referendum eutanasia legale: "In attesa del voto in Aula, in Commissione Affari Costituzionali è stato segnato un traguardo storico sui diritti politici e digitali dei cittadini. Ringraziamo l'on Magi e e i deputati che non hanno subito il parere burocraticamente negativo del Governo. Raccogliere firme digitalmente significa consentire a tutti di poter esercitare i loro diritti politici. Sulle restrizioni ancora in vigore per le firme cartacee c’è ancora strada da fare, ma intanto è stato segnato un traguardo storico  per la democrazia italiana".

Marco Gentili, co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato: "Per chi come me si trova in condizioni di malattia e grave disabilità, l’esclusione degli strumenti digitali per la raccolta delle firme è di fatto, un impedimento assoluto alla partecipazione democratica: se l’aula confermerà quanto approvato in commissione, non sarà più così".

"Ma questo provvedimento è essenziale per tutti i cittadini. Con l’Associazione Luca Coscioni lo chiedevamo da mesi attraverso una lettera aperta al Ministro Colao sottoscritta da oltre 3000 cittadini, che ho personalmente incontrato assieme a Marco Perduca. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza la battaglia politica di lungo corso di Mario Staderini, che ha fatto condannare l’Italia dall’ONU nel 2019 proprio sulla legge sui referendum, e senza Riccardo Magi che è riuscito a far passare un provvedimento così importante nonostante il parere contrario del Governo".

"Una piccola grande rivoluzione a favore dei diritti politici dei cittadini. E una bella pagina per il Parlamento", ha commentato Riccardo Magi.

"Grazie a Mario Staderini con cui ho condiviso ogni passo di questa iniziativa e grazie a tutti i colleghi che lo hanno firmato e votato. Grazie ai 25 militanti referendari che avevano iniziato a digiunare per questo obiettivo, grazie a Marco Gentili e a tutta l'Associazione Luca Coscioni e grazie alla tigna radicale che mi ha fatto resistere giorni a seguire lavori interminabili per convincere tutti i colleghi in commissione a votare nonostante il parere contrario del governo che aveva proposto una riformulazione non accettabile – ha aggiunto Riccardo Magi – La norma sarà in vigore appena la conversione sarà completata e quindi sarà da subito possibile per i comitati promotori di referendum offrire ai cittadini anche questa nuova modalità di raccolta delle loro firme".

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