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Dpcm dicembre, quando scatteranno il blocco agli spostamenti tra Regioni e le altre regole per Natale

Per Natale prevale la linea del rigore. Il nuovo Dpcm anti-coronavirus entrerà in vigore il prossimo 4 dicembre, ma ulteriori restrizioni (come ad esempio il divieto di spostamento tra Regioni, anche per quanto riguarda la zona gialla) dovrebbero partire solo più avanti, circa una settimana prima di Natale. Le date allo studio sono quelle tra il 18 e il 19 dicembre, ma una decisione definitiva sarà presa in settimana.
A cura di Annalisa Girardi
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Tra pochi giorni il governo dovrà approvare il nuovo Dpcm di dicembre. Con sempre più Regioni in zona gialla e arancione, ci si attende un generale rilassamento delle norme anti-coronavirus. Ma le autorità sanitarie avvertono: con questi numeri di contagi e vittime, un allentamento delle misure rischierebbe di far impennare nuovamente la curva epidemiologica tra fine dicembre e inizio gennaio. L'attenzione è elevata soprattutto per il periodo delle festività: si teme infatti che a Natale, tra ritrovi in famiglia e cenoni, possano scoppiare diversi nuovi focolai. Per questa ragione il governo ragiona su delle specifiche limitazioni che riguardano i giorni tra il 25 dicembre e Capodanno. Il nuovo Dpcm per il contenimento del Covid-19 entrerà in vigore il 4 dicembre, ma ulteriori restrizioni come ad esempio il divieto di spostamento tra Regioni, anche per quanto riguarda la zona gialla, dovrebbero partire solo più avanti, circa una settimana prima di Natale. Le date allo studio sono quelle tra il 18 e il 19 dicembre, ma l'inizio definitivo delle regole per le feste sarà deciso la prossima settimana, nel vertice tra governo e Regioni.

Prevale la linea del rigore

Come era già emerso dall'ultimo incontro della maggioranza, quindi, il governo sembra orientato a mantenere la linea del rigore, soprattutto durante le feste. Ora che i provvedimenti iniziano a dare i primi risultati, permettere cenoni con tanti amici e parenti e veglioni nelle piazze rischierebbe soltanto di vanificare tutti i sacrifici fin qui fatti. Anche se i governatori delle Regioni continuano a chiedere speciali deroghe, l'esecutivo centrale insiste sulla necessità di mantenere il rigore per evitare quanto già accaduto quest'estate, quando il via libera alla mobilità ha fatto salire i numeri dell'emergenza coronavirus.

Blocco degli spostamenti e quarantena per chi rientra dall'estero

Si va quindi verso un blocco generale degli spostamenti per il periodo natalizio. Si potrà muovere verso una Regione diversa da quella in cui si trova solo chi rientra alla propria residenza o al proprio domicilio. In questo senso ci si potrà spostare verso la seconda casa (parlando sempre di zona gialla) solamente se si è residenti. Per chi rientra dall'estero si ragiona invece sulla quarantena obbligatoria, ma questa ipotesi potrebbe verificarsi solamente per quegli Stati che decidono di tenere aperte gli impianti sciistici. Su questo punto la discussione è aperta a Bruxelles e si cerca di uniformare le regole in tutta Europa: Paesi come l'Italia, che continua a insistere sulla necessità di mantenere chiuse le piste da scii, temono infatti che i cittadini finiscano per spostarsi verso gli Stati vicini che invece permettono le vacanze sulla neve (come sembrano intenzionate a fare Austria e Svizzera), rischiando poi di contagiarsi e riportare a casa l'infezione.

Le misure del nuovo Dpcm

Per quanto riguarda le nuove misure in vigore dal 4 dicembre, si va verso un'apertura dei negozi prolungata, probabilmente fino alle 21, in modo da scaglionare ulteriormente lo shopping natalizio. Il governo sembrerebbe anche intenzionato ad andare verso una riapertura dei centri commerciali nei fine settimana, proprio per favorire i consumi sotto Natale. Altre norme invece non saranno allentate: si va verso la proroga del coprifuoco alle 22 e la chiusura dei ristoranti in fascia gialla dopo le 18. Anzi, si pensa a una chiusura straordinaria per i giorni di Natale e Santo Stefano.

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