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No green pass aggrediscono giornalista Fanpage, l’interrogazione a Lamorgese: “Punire gli autori”

Una serie di senatori, capeggiati da Sandro Ruotolo, ha presentato un’interrogazione alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per chiedere di intervenire e permettere che “vengano identificati e puniti gli aggressori del giornalista Saverio Tommasi”, insultato e minacciato durante la manifestazione no green pass di Firenze.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un’interrogazione alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per chiedere di permettere di identificare e punire gli aggressori del giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi, spintonato e insultato in occasione della manifestazione no green pass a Firenze. A presentare l’interrogazione sono i senatori Ruotolo, De Petris, Errani, Grasso, Buccarella, Laforgia, Cerno, Cirinnà, Fedeli, Mirabelli, Parrini, Pittella, Valente e Verducci. Il testo è indirizzato alla ministra Lamorgese in riferimento  a quanto avvenuto sabato 24 luglio a Firenze, quando il cronista di Fanpage.it, “in occasione della manifestazione dei ‘No Green pass' mentre svolgeva il suo lavoro è stato oggetto di ripetute aggressioni, insulti e minacce; il cronista era intento a documentare con un servizio video giornalistico pubblicato online dalla testata Fanpage.it, le fasi e le ragioni della protesta di piazza contro l'introduzione del Green pass, il provvedimento varato dal Governo per contenere la pandemia”.

Come ricordano gli interroganti, “nel video si vede chiaramente il giornalista più volte accerchiato e colpito alle spalle da più persone. Oltre alle aggressioni, Tommasi è stato spintonato ed ha evitato con prontezza il danneggiamento della sua telecamera. A più riprese è stato pesantemente minacciato e intimidito. Dalle immagini si vede addirittura una mamma incitare il figlioletto a gridare contro il cronista, come poi è accaduto, l'insulto: ‘scemo', ‘scemo'; il cronista Tommasi di fronte alla pressione belligerante dei manifestanti ha più volte tentato di calmare gli animi spiegando che il suo lavoro è quello di documentare i fatti, riportando ciò che accade e null'altro. Solo l'intervento di alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine in abiti borghesi ha interrotto il ‘tiro al bersaglio' ed ha evitato il peggio, ‘prendendo di peso' il cronista e portandolo lontano dall'evento”.

L’interrogazione sottolinea come in Italia ogni tre giornigli operatori dell'informazione vengono insultati, minacciati di morte solo per l'esercizio della loro professione e difendere l’articolo 21 della nostra Costituzione. L'Osservatorio dei cronisti minacciati del Viminale ha rilevato un incremento dell'11 per cento delle intimidazioni rispetto al 2020 con un aumento significativo delle minacce che riguardano contesti socio/politici”. Per questo si chiede se la ministra sia “a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare affinché vengano identificati e puniti gli aggressori del giornalista Saverio Tommasi”. Inoltre si chiede alla titolare del Viminale “quali iniziative intenda adottare per la salvaguardia del diritto all'informazione e il diritto ad essere informati, nonché il diritto di cronaca, a protezione di coloro che grazie al proprio lavoro di inchiesta offrono un servizio pubblico ai cittadini”.

Il senatore del Pd, Dario Parrini, commenta su Facebook: "I NoVax che contro ogni regola hanno affollato ieri le nostre piazze sono un pericolo pubblico, propagatori di teorie demenziali e false. Il loro complottismo da osteria è nauseabondo. Inoltre, come avviene in tutti i movimenti ad alto tasso di fondamentalismo, tra gli anti-vaccino abbondano gli intolleranti e i violenti. L'aggressione al giornalista Saverio Tommasi lo dimostra. Le immagini la rappresentano bene per quel che è: un atto di squadrismo, di stampo fascistoide. Ho appena firmato in proposito un'interrogazione parlamentare. Solidarietà piena a Tommasi".

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