
No, Giorgia Meloni non ha ammesso ufficialmente che a Gaza è genocidio

Ha fatto rapidamente il giro del web il video in cui Giorgia Meloni, incalzata dalle domande di un'attivista pro-Pal, pronuncia a chiare lettere le parole "genocidio palestinese". Per l'esattezza la premier rivendica di "lavorare ogni giorno sul genocidio palestinese". Una frase che è stata interpretata come un'ammissione di quanto sta davvero succedendo a Gaza, ormai sull'orlo della carestia e dove da mesi è in corso una terribile carneficina. Ma è davvero così? In realtà la linea del governo, che finora si è rifiutato di definire il massacro compiuto da Israele un genocidio, è ben diversa ed è giusto fare chiarezza.
Prima un po' di contesto. Nel video in questione, si vede Meloni lasciare il concerto del gruppo K-pop Blackpink, a cui ha accompagnato la figlia lo scorso mercoledì sera a Milano. Nel filmato pubblicato su Instagram dal profilo Palestina Libera un'attivista chiede alla premier di spendere "come madre, un parola per il genocidio palestinese". Al che Meloni, visibilmente infastidita, risponde: "Io lavoro ogni giorno sul genocidio palestinese". Segue un botta e risposta in cui la premier replica così alle accuse del suo contestatore: "Siamo la nazione al mondo che ha liberato più bambini. Se fosse preparato lo saprebbe, perché la pace non si fa così". Per poi chiudere con "ma quali armi, studi" quando l'attivista fa riferimento all'invio di armi italiane a Israele.
Come dicevamo, la risposta della premier è stata erroneamente letta come un riconoscimento dell'esistenza del genocidio a Gaza. "Abbiamo costretto Giorgia Meloni a pronunciare, per la prima volta, la parola Genocidio riferendosi allo sterminio organizzato da Israele ai danni del popolo palestinese", hanno scritto i gestori dell'account di Palestina libera. "Ora che siamo tutti, ma veramente tutti (dai singoli cittadini a Giorgia Meloni, da diplomatici e funzionari a intellettuali israeliani come Grossman – con buona pace della senatrice Segre) d'accordo sul fatto che a Gaza è in corso un Genocidio, dobbiamo agire per fermarlo. Il genocidio avviene anche con la complicità italiana ed è ora di fermarlo", prosegue la descrizione del post.
Anche per Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra quella della premier è un'ammissione. "È la prima volta che Giorgia Meloni ammette pubblicamente che il genocidio a Gaza esiste ed è in corso. E allora, perché non fa nulla per fermarlo? Il governo Meloni continua a cooperare militarmente con Israele, che sta compiendo un genocidio contro il popolo palestinese", ha commentato.
In realtà non è andata così, Meloni non ha ammesso ufficialmente nulla, ma si è limitata a riprendere – probabilmente perché colta alla sprovvista – le parole dell'attivista che la tallonava. La versione del governo continua a essere una sola e l'ha ricordata bene un giorno fa il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha negato il genocidio sostenendo che il massacro in corso a Gaza non si configuri come tale secondo il diritto internazionale. "Non c'è giuridicamente genocidio, genocidio è una decisione preordinata di sterminare un popolo. Quello è il genocidio", ha sottolineato. "Stanno facendo delle cose inaccettabili a Gaza ma non è un genocidio. Quello è ciò che ha fatto Hitler contro gli ebrei, che aveva deciso di sterminare gli ebrei. Qui c'è una guerra in corso e si sta colpendo secondo me oltre ogni limite la popolazione civile che non ha nulla a che fare con Hamas". Insomma, Meloni non ha riconosciuto che a Gaza è genocidio e pur condannando gli orrori perpetrati dal governo israeliano, si guarda bene dal farlo.