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Migranti, Conte: “Italia insoddisfatta, Francia e Germania siano solidali e responsabili”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si dice insoddisfatto dei risultati ottenuti dall’Italia nel dibattito europeo sul tema dei migranti. In particolare chiede a Berlino e Parigi di accettare la linea italiana, puntando a una maggiore consapevolezza di Germania e Francia: “Non vi può essere responsabilità senza solidarietà”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Italia è ancora insoddisfatta e chiede un passo in avanti a Francia e Germania sul tema dei migranti. È questo il succo del messaggio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, reso noto attraverso un post su Facebook. Sul tema dei migranti, “i progressi sin qui compiuti a livello di dibattito non ci vedono ancora soddisfatti”, dice Conte riferendosi alla discussione in sede europea. E spiega anche di ritenere essenziale che “sul tema degli sbarchi e delle redistribuzioni si affermi la nostra linea, che riteniamo ragionevole e sostenibile”. Il presidente del Consiglio si dice fiducioso del fatto che paesi come Francia e Germania possano accettare la linea italiana, intravedendo una nuova “consapevolezza” a Parigi e Berlino: “Non vi può essere responsabilità senza solidarietà”.

Conte pubblica su Facebook un aggiornamento sul tema immigrazione e sulle ultime interlocuzioni avute in Ue: “Sono mesi che cerchiamo di acquisire consenso in sede europea su un meccanismo degli sbarchi basato su un approccio unitario e solidale degli Stati Membri dell’Ue. I progressi sin qui compiuti a livello di dibattito non ci vedono ancora soddisfatti. Proprio in questi giorni stiamo lavorando intensamente con i ministri Salvini e Moavero perché sul tema degli sbarchi e delle redistribuzioni si affermi la nostra linea, che riteniamo ragionevole e sostenibile”.

Il presidente del Consiglio si dice fiduciosoche quest'ultimo tratto di strada mancante, che pure rimane essenziale, verrà prima o poi accettato anche da Paesi quali Francia e Germania, convinto come sono che anche a Berlino e a Parigi si stia facendo sempre più strada la consapevolezza che non vi può essere responsabilità senza solidarietà, e che, ancora, non vi può essere effettiva solidarietà penalizzando i Paesi di primo arrivo”. Conte conclude: “L’Italia non si limita a rivendicare questi principi e a opporsi a soluzioni che non li rispettano, ma lavora in ambito europeo a soluzioni efficaci e durature per tutta l’Ue e non solo per i Paesi diversi da quelli di primo arrivo. Questo approccio costruttivo si è riflesso nella proposta presentata dai Ministeri dell’Interno italiano e maltese nella sede appropriata, al recente Consiglio dei Ministri dell’Interno sotto presidenza finlandese”.

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