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Migranti, assegnato porto di Ravenna alla Ocean Viking, con 3 neonati a bordo, Ong: “Troppo lontano”

È Ravenna il porto sicuro assegnato ai 113 migranti soccorsi la notte scorsa dalla Ocean Viking di Sos Mediterranee. L’Ong: “Un porto sicuro molto lontano: prima La Spezia, poche ore dopo un porto ancora più distante: Ravenna, a 900 miglia nautiche di distanza, a circa 4 giorni di navigazione”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le autorità italiane hanno assegnato in serata un porto alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee che la scorsa notte aveva soccorso 113 migranti al largo della Libia, tra i quali anche tre neonati, che si trovavano su un gommone alla deriva nel Mediterraneo: l'imbarcazione della Ong andrà a Ravenna.

L'Italia, scrive la stessa Ong su Twitter, "ha assegnato un porto molto lontano, invitando la nave a dirigersi a La Spezia" ma "poche ore dopo ha riassegnato un porto ancora più distante. Ravenna, a 900 miglia nautiche di distanza, a circa 4 giorni di navigazione". Dalla ong si dicono "sollevati" per i migranti soccorsi, ma allo stesso tempo "preoccupati" per eventuali altre barche in distress: "Perché in questo momento – sottolinea infatti Sos Mediterranee – siamo l'unica nave ong operativa in mare".

"Mentre ci dirigiamo verso Nord – scrivono dall'organizzazione umanitaria – temiamo che altre vite siano in pericolo".

"Da alcune settimane si assiste ad una nuova, ridicola, saga della guerra Salvini-Piantedosi contro le ong che salvano vite in mare. Un senso del ridicolo che si estende a quanti nel Governo assistono inermi al nuovo copione. Dopo il fallimento dei porti chiusi, sconfitti dal senso di realtà e dai tribunali, e dei porti ‘socchiusi' degli sbarchi selettivi, sconfitti dai medici delle ASP siciliane, adesso si passa ai ‘porti lontani': Livorno, La Spezia, Ravenna. Dal momento che è facile verificare quante banchine libere vi siano in numerosi porti meridionali, la scelta del Governo di offrire ‘posti sicuri' sempre più lontani, viola i trattai internazionali, dal momento che le persone soccorse vanno fatte scendere nel modo più veloce possibile nel primo posto sicuro". Lo dice il senatore del Pd Antonio Nicita.

"La nuova strategia del Governo – prosegue Nicita – punta a punire chi salva vite e ad allungarne i tempi di sbarco, nonché a ritardarne il ritorno in acque internazionali al fine di poter salvare altre vite. Ci auguriamo che tali ritardi non debbano pesare sulla coscienza di chi opera scelte illogiche, inefficienti e politicamente infantili. Una nuova stagione della guerra salviniana contro le Ong che il Ministro Salvini perde da anni e che continuerà a perdere contro il diritto internazionale. Triste che il ministro Piantedosi si arruoli alla guerra della propaganda, contro il rispetto della dignità e del diritto".

Oggi intanto a Lampedusa è stata una giornata di sbarchi. Sull'isola sono arrivati in tutto, a bordo di cinque imbarcazioni, 236 migranti. L'approdo più consistente è stato l'ultimo, e ha portato sull'isola 110 persone su un barcone di 12 metri. A soccorrerlo la Guardia di finanza. Ai soccorritori i naufraghi hanno riferito di essere originari di Egitto, Siria, Bangladesh, Etiopia e Marocco e d'essere partiti alle 21 di ieri da Zawiya, in Libia. All'hotspot dell'isola, dove sono stati portati tutti i migranti sbarcati oggi, ci sono circa 800 persone, il doppio della capienza massima.

Saranno invece condotti in Sicilia i circa 500 migranti recuperati al largo di Portopalo di Capo Passero. Tra stanotte e domattina dei 489 tratti in salvo a quasi 80 miglia dalle coste dell'Isola, 180 giungeranno ad Augusta, 205 a Catania e 104 a Messina. Per loro sono state attivate le strutture e le procedure di accoglienza e identificazione.

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