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MES, oggi si vota. I Cinque Stelle: “Trovato l’accordo”

Oggi si vota sul Mes in Parlamento, dopo settimane di polemiche fra le forze politiche. Le tensioni sembrano diminuire nel governo, e un accordo parrebbe raggiunto: “Voteremo assolutamente compatti. In Parlamento ci sarà una mozione unitaria di tutta la maggioranza che ha lavorato sulla risoluzione per il Consiglio europeo in maniera serena e unitaria, all’opposto di tutta la campagna di stereotipi di possibile crisi europea fatta dall’opposizione”, ha rassicurato il ministro per gli Affari europei, il dem Vincenzo Amendola.
A cura di Annalisa Girardi
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Comincia oggi il voto sul Mes, il fondo salva-Stati che nelle ultime settimane è stato al centro delle polemiche politiche. "Siamo soddisfatti per la risoluzione di maggioranza che prevede le modifiche richieste dal Movimento", affermano fonti pentastellate. Che precisano: "La logica di pacchetto è stata confermata, ci sarà un nuovo round in Parlamento a gennaio, prima del prossimo Eurogruppo. Ci sarà il pieno coinvolgimento del Parlamento prima dei prossimi passi sul Mes". E concludono: "Ogni decisione verrà presa ascoltando le Camere, non firmeremo nulla al buio".

Le tensioni (almeno tra le forze politiche di maggioranza) sembrano allentarsi. "Il Movimento 5 Stelle voterà compatto sulla risoluzione di maggioranza sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità", ha affermato Nunzia Catalfo, ministra per le Politiche del lavoro e le Politiche sociali. Una posizione ripresa anche da Vincenzo Amendona, ministro per gli Affari europei: "Voteremo assolutamente compatti. In Parlamento ci sarà una mozione unitaria di tutta la maggioranza che ha lavorato sulla risoluzione per il Consiglio europeo in maniera serena e unitaria, all’opposto di tutta la campagna di stereotipi di possibile crisi europea fatta dall’opposizione".

Nel testo approvato dalla risoluzione della maggioranza, oggi in Parlamento, rimarrebbe la logica del pacchetto (per cui oltre al Mes si voterà su Bicc e Unione Bancaria), ma le novità verrebbero adottate in maniera progressiva e sempre con il coinvolgimento del Parlamento. Oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà prima alla Camera e poi in Senato per fare il punto della situazione sul Meccanismo europeo di stabilità: poi si procederà con la messa al voto do alcune risoluzioni. A Conte basterebbe una maggioranza semplice anche se scendere al di sotto della soglia della maggioranza assoluta (161 voti) rappresenterebbe un segnale negativo per la salute dell'esecutivo. E, al contrario, una buona notizia per l'opposizione che nelle scorse settimane ha intensificato la sua campagna contro la riforma del fondo salva-Stati.

La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, qualche giorno fa aveva spiegato come intendesse bloccare la riforma del Mes: "Presenteremo la nostra risoluzione contro il fondo salva-Stati, ma propongo i gruppi di Lega e Fi di presentarne una comune del centrodestra per impegnare il governo a non firmare la riforma, e confido che molti grillini la votino". Meloni aveva quindi aggiunto: "Spero che ci sia ancora qualcuno nei 5 Stelle disponibile a non svendere tutto quello che ha detto per anni e si ribelli. Voglio ricordare che i Cinque Stelle nel loro programma elettorale del 2018 sostenevano il superamento del fondo salva-Stati, quello originario. Ora invece stanno votando la riforma del Mes".

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