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Merkel ribadisce il suo no agli Eurobond: “Ho parlato con Conte, ci sono altre soluzioni”

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, conferma il no della Germania agli Eurobond per affrontare l’emergenza Coronavirus. Poi, spiegando di aver parlato con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, assicura che “ci sono molti modi per dimostrare solidarietà e io credo che troveremo una buona soluzione”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Niente Eurobond. La Germania dice di nuovo no alla richiesta dell’Italia e la cancelliera tedesca Angela Merkel mette la parola fine sulla discussione sui Coronabond. “Voi sapete che io non credo che si dovrebbe avere una garanzia comune dei debiti e perciò respingiamo gli eurobond”, afferma sostenendo che ci siano però altri strumenti per dimostrare la solidarietà tra i Paesi europei. “Su quali strumenti siano adatti ci sono diversi punti di vista”, afferma Merkel. Che assicura: “Ci sono molti modi per dimostrare solidarietà ed io credo che troveremo una buona soluzione”.

La solidarietà europea è la priorità per Merkel, nonostante il no agli Eurobond. E lo avrebbe ribadito anche in un colloquio con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Io ho parlato con Giuseppe Conte e siamo d'accordo sul fatto che serve con urgenza solidarietà in Europa in una delle ore più difficili, se non la più difficile. E la Germania è pronta per la solidarietà”. Anche perché Merkel sa bene, come detto anche ieri da Conte, che “il benessere della Germania dipende dall’Europa e dal fatto che stia bene”.

I tre strumenti di cui si discute oggi, cioè il Mes, l’ampliamento del Bei e il programma Sure, secondo Merkel mettono a disposizione “molti miliardi di euro”. La speranza della cancelliera è di “raggiungere un accordo” su questi tre strumenti per superare la crisi derivante dall’emergenza Coronavirus. “Siamo anche d'accordo sul fatto che ci debba essere un programma congiunturale Ue dopo la crisi”, afferma ancora in conferenza stampa a Berlino. Un programma “di ricostruzione o di ripresa, nel segno dell’economia e dei posti di lavoro”. La speranza è quella di trovare l’accordo al più presto: “Sarebbe semplicemente un bel segnale”, conclude Merkel.

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