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Meloni dopo vertice con i leader africani: “Via al piano Mattei, ora missioni per progetti concreti”

Nell’intervento conclusivo dell’incontro Italia-Africa, Giorgia Meloni ha detto che i progetti discussi oggi per la realizzazione del piano Mattei “non resteranno buone intenzioni”, ma saranno messi in pratica. Si partirà dai “progetti pilota” con alcuni Paesi, ma non si sa ancora quali.
A cura di Luca Pons
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"È stato un successo", il lancio di "un nuovo modello fondato su fiducia e rispetto", che "non è un piano di buone intenzioni, ma di obiettivi concreti". Giorgia Meloni, chiudendo il vertice con diversi leader di Paesi africani, ha usato parole entusiaste per parlare del futuro del piano Mattei, che però per il momento ancora piuttosto fumoso: si aspetta di conoscere più nel dettagli quali saranno i Paesi coinvolti e i progetti finanziati.

"Possiamo scrivere una nuova pagina nelle nostre relazioni, una pagina lontana dall'approccio predatorio che spesso ha impedito all'Africa di crescere come avrebbe potuto", ha ribadito Meloni. La presidente del Consiglio ha insistito sulla "concretezza di interventi e proposte" arrivate oggi. "Lavoriamo perché questi interventi possano trovare applicazione pratica nel piano Mattei", ha sottolineato, prima di elencare i moltissimi settori in cui la collaborazione potrebbe essere messa in atto: "Dalla cooperazione economica alle infrastrutture, la sicurezza alimentare, il nesso tra clima e energia, la sicurezza, l'istruzione, il contrasto all'immigrazione illegale".

Il lavoro però è "solo all'inizio". Anche perché, concretamente, non è ancora chiaro con quali Paesi l'Italia collaborerà e in quali settori. "Abbiamo parlato dei primi progetti pilota che intendiamo realizzare insieme", ha detto Meloni senza elencarli, e aggiungendo subito che "il perimetro della nostra collaborazione può essere molto più ampio ed esteso", e che i progetti emersi oggi avranno "immediati seguiti operativi".

Quello che si sa è che l'Italia "nelle prossime settimane avvierà missioni operative nelle diverse nazioni coinvolte nella prima fase del piano", ma anche "nelle altre che hanno dichiarato la loro disponibilità. A giudicare dalla partecipazione ai lavori di oggi, sono molte". Meloni ha in parte replicato al presidente dell'Unione africana, che aveva dichiarato con una nota polemica: "Avremmo auspicato di essere consultati". Per la presidente del Consiglio, "bisognava passare nche da un'iniziativa come questa, perché non abbiamo una scatola chiusa da presentare, ma un'idea da condividere. È un lavoro che si può fare solamente insieme".

Insomma, il piano Mattei non sarà fatto "di buone intenzioni, ma di obiettivi concreti e realizzabili, che vanno verificati passo dopo passo, con un cronoprogramma deciso. Intendo seguirlo personalmente". Intanto, "l'Italia continuerà a lavorare per coinvolgere sempre più progetti, per sostenere le iniziative condivise. L'Africa continuerà a essere una delle priorità strategiche dell'Italia, anche in quest'anno di presidenza del G"7". Si vedrà se nei prossimi giorni emergeranno effettivamente delle nuove informazioni sui Paesi coinvolti, le iniziative concrete e i progetti pilota.

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