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Meloni a Landini: “Non si lavora il primo maggio? E allora non fate neanche il concertone”

Il segretario della Cgil attacca il governo per aver convocato il Consiglio dei ministri il primo maggio, Meloni replica: “Se Landini pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concerto dovrebbero organizzarlo in un altro giorno”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Botta e risposta tra il leader della Cgil, Maurizio Landini, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a pochissime ore dal faccia a faccia sul decreto Lavoro. Ieri il segretario generale, intervenuto su Rai 3, ha detto di considerare "un atto un po' di arroganza e di offesa nei confronti dei lavoratori convocare un Consiglio dei ministri il giorno della Festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo voglio dire in modo molto diretto". E ha aggiunto: "Per pensare ai lavoratori hanno tempo 364 giorni all'anno, non capisco perché devono fare un Consiglio dei ministri proprio il Primo maggio". Ancora: "Ho sentito la premier dire che loro lavorano mentre gli altri fanno festa. Io credo che questo sia un modo sbagliato di affrontare, di riconoscere e di rispettare quelli che lavorano e giustamente hanno il 1 maggio come festa, che nasce anche come giornata di liberazione dei lavoratori". Poi ha concluso: "Vorrei ricordare che è tornata festa nel nostro Paese nel 1947 quando si è abbattuto il Regime fascista che guarda caso aveva abolito la festa dei lavoratori".

Meloni ha lasciato passare ventiquattro ore, poi ha replicato in maniera molto dura, a pochissime ore dall'incontro delle 19 a Palazzo Chigi, in cui il governo presenterà ai sindacati il decreto Lavoro: "Incomprensibili le parole del segretario della Cigl Maurizio Landini sul Consiglio dei ministri convocato il primo maggio per varare provvedimenti sul lavoro – ha detto Meloni – Io credo sia un bel segnale, invece, per chi come noi è un privilegiato, onorare con il nostro impegno, in questo giorno di festa, i lavoratori e le risposte che attendono. E vorrei ricordare al segretario Landini che il primo maggio ci sono molte persone che lavorano, dai camerieri ai medici, dalle forze dell'ordine fino ai tecnici che consentono lo svolgimento del concerto di piazza San Giovanni".

Poi è tornata all'attacco del concertone, già in passato al centro delle polemiche: "Se Landini pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concerto la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno. Noi non la pensiamo così e rispettiamo l'iniziativa della triplice, così come chiediamo rispetto per il nostro lavoro".

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