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Matteo Salvini su voto al Quirinale: “Qualcuno ha tradito, nel centrodestra manca il gioco di squadra”

Il leader della Lega torna a parlare del voto al Quirinale e del mancato accordo con il centrodestra. “Ho cercato di far eleggere una donna di destra, qualcuno ha tradito. Al centrodestra è mancato il gioco di squadra”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ancora al centro della discussione politica interna al centrodestra le implicazioni della rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale come Presidente della Repubblica. Un fallimento della coalizione più ampia con Forza Italia e Fratelli d'Italia o un insuccesso imputabile principalmente (o esclusivamente) alla mancata leadership della Lega? Matteo Salvini, leader del Carroccio, è tornato a parlare del mancato accordo sul nome da eleggere alla presidenza della Repubblica durante la trasmissione "Caffè della domenica" di Radio24 con Maria Latella. "Sono orgoglioso della rielezione di Mattarella – ha detto Salvini in diretta -. Una scelta che rivendico, vista l'aria che tirava. Il centrodestra non ha fatto una bella figura. Ho lavorato per far eleggere una donna di destra come Presidente della Repubblica e rivendico i miei tentativi che sono stati bocciati e sabotati. Sentirsi fare la morale da chi è scappato per primo dal voto in Parlamento è molto bizzarro. Al Centrodestra è indubbiamente mancato il gioco di squadra".

I riferimenti di Salvini sono tutti per gli alleati di Forza Italia e Fratelli d'Italia. In particolare, la compagine di Berlusconi ha prima promosso la candidatura della presidente del Senato Elisabetta Casellati e ha poi fatto mancare i suoi voti. "Casellati sarebbe stata un Presidente di ottimo livello così come Elisabetta Belloni, responsabile degli 007 italiani. Come loro anche Cartabia o Paola Severino – ha continuato Salvini -. Sarebbe stato un ottimo segnale per l'Italia. Il mio appoggio a Mattarella è stato un atto di responsabilità vista la situazione che si profilava".

Nonostante i riferimenti più o meno risentiti a quanto avvenuto durante le elezioni per il Presidente della Repubblica, Salvini sottolinea di volersi "occupare di altro". "Sono impegnato su temi molto più concreti: pensioni, risparmi e stipendi degli italiani ad esempio rischiano di andare in fumo per il caro energia. Su questo chiedo un intervento strutturale". Il leader della Lega ha detto di voler "condividere una visione del futuro dell'Italia" con "chiunque si senta alternativo alla sinistra". "Voglio una condivisione di vedute e di fini comuni con chiunque si senta alternativo alla sinistra. Non dico di no a nessuno, ma con Mastella, Casini o Renzi ho poco a che fare".

Salvini si è quindi chiamato fuori da un ipotetico progetto di unione di forze politiche quali Coraggio Italia con Toti e Italia Viva con Matteo Renzi. L'idea di un polo dei centristi potrebbe interessare Forza Italia: Berlusconi ha infatti recentemente incontrato Casini. "Berlusconi può incontrare chi vuole – ha ribadito Salvini – ma per quanto mi riguarda, io con queste persone non ho molto a che fare. Un'unione tra centristi sarà interessante per il dibattito parlamentare e per i media, ma non per il Paese reale".

Incalzato sulla fine di un'idea di un'unione ampia a destra con l'aiuto di Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, il leader del Carroccio rilancia: "Questo chi lo ha detto?"

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