Matteo Renzi, la carriera fulminea del nuovo segretario del Pd

La vittoria netta di Matteo Renzi alle primarie per la scelta del nuovo segretario del PD, consegna al Paese, dopo molto tempo, un leader giovane alla guida di un grande partito. Il Sindaco di Firenze e neo segretario del PD, infatti, a poco meno di 39 anni avrà un ruolo determinante nel futuro politico italiano. La carriera politica di Renzi è stata comunque costellata fin da giovane da importanti successi che gli hanno permesso un’ascesa fulminea. Il sindaco di Firenze ha iniziato ad interessarsi alla politica fin dagli anni del liceo, come lui stesso ricorda nella sua biografia è stato ispirato dalla sua esperienza da scout e dalle parole di Baden Powell “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”. Figlio di Tiziano Renzi, consigliere comunale di Rignano sull'Arno per la Democrazia Cristiana, il neo segretario del Pd alla metà degli anni 90, da studente universitario, si impegna per la nascita dei “Comitati per Prodi”. La sua prima carica importante arriva già nel 1999, quando a soli 24 anni diventa segretario provinciale del Partito popolare. Nel 2001, poi, diventa coordinatore del partito della Margherita e nel 2003 segretario provinciale dello stesso partito.
A meno di 30 anni è Presidente della provincia di Firenze – A meno di trent’anni, nel 2004, Renzi ottiene una vittoria elettorale importante soprattutto per la sua giovane età, diventa Presidente della provincia di Firenze, e da quel momento la sua sarà una carriera politica in crescendo. Renzi nel 2008, infatti, si candida alle primarie per il sindaco di Firenze e rinuncia al secondo mandato come presidente della Provincia. Nel 2009 quindi sarà eletto sindaco del capoluogo toscano, carica che ancora oggi ricopre, e dall’anno dopo comincerà la sua battaglia per la “rottamazione di una classe politica ormai da decenni incollata alle poltrone” come lui stesso scrive nella sua biografia.


Nel 2010 l’inizio della lotta alla vecchia classe dirigente del PD – Nel 2010 Renzi dà vita, insieme anche a Matteo Civati e Debora Serracchiani, a una convention presso la Stazione Leopolda di Firenze dal titolo “Prossima Fermata: Italia” dove si discute proprio della “rottamazione” della vecchia classe politica. Argomento che diventerà il suo carattere distintivo fino ad oggi. A questo appuntamento infatti ne seguirà uno l’anno successivo il “Big bang”, anche se in questo caso i rapporti con Civati già sono più freddi, e un altro nel giugno del 2012 quando organizza la convention dal titolo “Italia obiettivo Comune” che fa da preludio alla sua candidatura ufficiale alle primarie del Pd per la scelta del nuovo Premier.

La campagna elettorale durerà tre mesi, ma Bersani riuscirà a vincere contro Renzi. Il sindaco di Firenze poi appoggerà Bersani durante la campagna elettorale per le elezioni politiche, ma dopo i risultati elettorali e il governo di coalizione, nel luglio del 2013 decide di candidarsi alle primarie per eleggere il segretario del Pd. Questa volta riesce a vincere con un ampia maggioranza iniziando come lui stesso ha affermato quel cambiamento auspicato per anni.