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Matteo Renzi: “Dire no alla commissione di inchiesta Covid sarebbe una vigliaccheria istituzionale”

“Se il Parlamento non ha il coraggio di andare ad approfondire quello che è successo non fa una scelta politica, ma fa una scelta di vigliaccheria istituzionale verso il futuro”: lo ha detto Matteo Renzi parlando della commissione di inchiesta Covid.
A cura di Annalisa Girardi
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"Avete chiesto di bloccare una commissione d'inchiesta in nome di un principio costituzionale dopo che ne abbiamo fatte novantasette": lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parlando in Senato sulle questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni di AVS, M5S e Pd contro il disegno di legge per l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza Covid. Questioni pregiudiziali che sono state respinte dal Senato con 91 voti contrari contro 58 favori.

"Qual è il motivo costituzionale per cui questa commissione non s'ha da fare? Qui siamo sul principio di diritto, articolo 82 della Costituzione che consente alle Camere di disporre inchieste su materie di pubblico interesse. Siccome non ho paura della verità, credo sia assurdo porre una questione pregiudiziale e che queste vadano respinte in modo fermissimo", ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio.

E ancora: "Se noi non facciamo la commissione d'inchiesta su un evento per il quale si è derogato a tutti i principi costituzionali, se non si fa su una autorità commissariale che ha fatto acquisti per miliardi, sulla chiusura delle scuole, su migliaia di morti, se a fronte di tutto questo il Parlamento diserta e non ha il coraggio di andare ad approfondire quello che è successo il Parlamento fa una scelta di vigliaccheria istituzionale. Che paura può farvi la verità su questi fatti?".

Renzi ha poi affermato che "nessuno vuole giudicare né Conte, né Speranza, né Fontana" e che la commissione non serve "per dare un giudizio penale nei confronti dei ministri". Infine il leader di Italia Viva ha concluso spiegando: "Nessuno di noi ha questa intenzione. Ma se il Parlamento non ha il coraggio di andare ad approfondire quello che è successo non fa una scelta politica, ma fa una scelta di vigliaccheria istituzionale verso il futuro. I conti con il futuro si fanno prendendo atto di quello che è successo e dicendo alle nuove generazioni dove abbiamo fatto bene e dove invece sbagliato".

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