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Manovra, bagarre alla Camera: opposizioni contro Roberto Fico: “Non è super-partes”

Caos a Montecitorio. Le opposizioni hanno duramente protestato in Aula contro il governo, reo di non aver concesso la possibilità di analizzare e votare nemmeno uno degli emendamenti presentati in commissione Bilancio, e contro il presidente della Camera Roberto Fico, accusato di non essere davvero super-partes.
A cura di Charlotte Matteini
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Il travagliato iter per l'approvazione della manovra sta proseguendo alla Camera tra polemiche, caos e risse. Non appena il testo della legge di bilancio è arrivato a Montecitorio, le opposizioni hanno proseguito con le proteste iniziate ieri sera in Commissione Bilancio e la seduta è stata temporaneamente sospesa dal presidente Roberto Fico. Nemmeno la conferenza dei capigruppo convocata da Fico è stata risolutiva, tanto che i rappresentanti delle opposizioni hanno abbandonato i lavori per protesta contro la decisione del presidente di non concedere il voto in Aula sulla sospensione dei lavori.

Dopo la richiesta di votare lo stop dell’Aula, il presidente Roberto Fico ha iniziato a rispondere alle obiezioni dell’opposizione relative al fatto che la maggioranza non ha concesso l'opportunità di valutare nemmeno uno dei circa 350 emendamenti alla manovra presentati in commissione bilancio. Durante l'intervento di Fico, il Pd ha cominciato a protestare rumoreggiando platealmente e reclamando il voto sullo stop dei lavori per tenere la conferenza dei capigruppo.

Dopo la prima protesta, l'opposizione ha poi interrotto nuovamente Fico a suon di urla e strilli e manifestazioni plateali come quella dell'onorevole Carlo Fatuzzo di Forza Italia, che ha cominciato a sventolare una grande bandiera del partito dei Pensionati. Immediatamente sequestrata dai commessi di Montecitorio, Fatuzzo ne ha esibita subito dopo un'altra mentre nel frattempo Pd e Fdi urlavano in coro "Voto, Voto". Fico allora ha deciso di sospendere per convocare la capigruppo "come richiesto dall’opposizione".

Proprio a questo punto in Aula scoppia la bagarre e i deputati Enrico Borghi ed Emanuele Fiano corrono verso la presidenza brandendo un grosso fascicolo contenente gli emendamenti alla manovra. Nel mentre, in Aula volano urla e parolacce e la seduta viene fermata. Durante la capigruppo, i rappresentanti delle opposizioni hanno abbandonato la riunione motivando: "Il presidente della Camera deve essere soggetto di garanzia e non di parte. L'opposizione è stata umiliata. Fico non ha fatto votare la sospensione perché mancava la maggioranza", ha spiegato il capogruppo del Pd Graziano Delrio. "Noi abbiamo rispetto per Fico, ma lui deve avere rispetto per l'opposizione. Venga in Aula a spiegare il suo comportamento", ha dichiarato invece Maria Stella Gelmini di Forza Italia. Dopo le proteste, verso mezzogiorno l'Aula ha ripreso i lavori.

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