video suggerito
video suggerito

Madia: “Rinnovo dei contratti statali solo quando usciremo dalla crisi”

Il ministro Marianna Madia ha illustrato in conferenza stampa il ddl delega sulla riforma della pubblica amministrazione approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il blocco della contrattazione, ha detto, “è un’ingiustizia, ma in questa crisi ne stiamo vedendo tante”.
A cura di Susanna Picone
34 CONDIVISIONI
Immagine

Il ministro della Funzione pubblica Marianna Madia ha illustrato in conferenza stampa il ddl delega sulla riforma della pubblica amministrazione approvato ieri dal Consiglio dei ministri. In merito al rinnovo della parte economica del contratto degli statali bloccato dal 2008 Madia ha detto che potrà esserci sono all’uscita dalla crisi. Il ministro ha parlato di “un’ingiustizia” facendo riferimento al fatto che il contratto sia bloccato dal 2008 affermando che “purtroppo in questa crisi ne stiamo vedendo tante di ingiustizie”. “È una situazione creata dalla crisi che si somma a tante altre ingiustizie e che dobbiamo vedere in Italia, ci sono gli esodati e i precari della pubblica amministrazione. L'impegno deve essere uno sforzo comune a uscire dalla crisi perché solo uscendo dalla crisi possiamo far ripartire la contrattazione economica”, così il ministro in conferenza stampa.

Pubblica amministrazione, le novità illustrate da Madia

Presentando le linee guida del ddl delega sulla riforma della pubblica amministrazione il ministro Madia ha spiegato che il governo vuole ribaltare il rapporto tra il cittadino e la Pa: non deve essere il primo “che piega la sua vita ai tempi e ai luoghi della Pa, ma questa che deve andare incontro al cittadino”. “Trovo sconcertante – ha spiegato il ministro – perdere intere giornate a fare file”. Alla base del ddl c'è dunque la volontà di ripensare tutti i procedimenti amministrativi in modo digitale: accedere a tutte le informazioni che ci riguardano con il nostro Pin e ricevere tutto al proprio domicilio telematico o fisico senza doversi recare in un ufficio. “Questo è il punto su cui vogliamo investire di più dal punto di vista politico”, ha continuato a spiegare il ministro. Non è possibile, per la Madia che ha posto l’accento sul ruolo dei prefetti, che ci siano tante pubbliche amministrazioni che danno informazioni in contraddizione: “Per questo – ha spiegato – c'è il rafforzamento del ruolo della Presidenza del consiglio nel coordinamento delle politiche pubbliche e nel raccordo tra il governo e il cittadino. Di qui l'Ufficio territoriale del governo con una diminuzione delle prefetture in linea col taglio delle province. È necessario che le prefetture cambino volto e diventino non solo il luogo della responsabilità dell'ordine pubblico ma il posto che rappresenta il governo sul territorio”. Riguardo i dipendenti pubblici Madia ha detto che non ci saranno esuberi ma di credere che “una  serie di norme importanti e contrastate siano una risposta all'esigenza che le persone siano al tempo giusto al posto giusto per fare arrivare servizi a cittadini e imprese”.

I tempi della riforma della Pubblica amministrazione

Il ministro Madia ha risolto con una battuta le polemiche sui tempi della legge delega di riforma della Pubblica amministrazione: “Per fortuna la gestazione non è stata più lunga di quella dei miei figli. Abbiamo riportato il testo giovedì in Consiglio dei ministri perché sono temi complicati e l'ho voluto migliorare e rendere anche più incisivo”. Per il ministro Madia la prossima settimana il testo della legge delega sulla Pa arriverà in Parlamento: “Inizieremo ad affrontare il testo della legge delega a settembre perché prima dobbiamo convertire il decreto”.

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views