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M5s difende ministra Azzolina dagli attacchi: “Ha messo in campo sforzo straordinario per la scuola”

Il M5s blinda la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, bersagliata dagli attacchi del Pd e dei sindacati, soprattutto sul nodo concorsi e sul decreto Scuola: “La ministra Azzolina ha messo in campo uno sforzo straordinario per sostenere le scuole nella sfida della didattica a distanza. Eppure, l’intero dibattito è concentrato sul concorso straordinario per i docenti precari”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il M5s blinda la ministra Azzolina. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, i pentastellati prendono le difese della ministra con un intervento sul Blog delle Stelle, facendo intendere che un rimpasto di governo, che farebbe saltare la Azzolina, rimuovendola da viale Trastevere, non è in discussione.

Lo scontro all'interno della maggioranza si è consumato soprattuto attorno alla questione concorsi, tanto che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è visto costretto a intervenire con una riunione con i capigruppo della maggioranza, per discutere del concorso per la stabilizzazione dei precari e del decreto Scuola, che scadrà il prossimo 7 giugno, e che contiene misure urgenti per l'avvio e la conclusione dell'anno scolastico e per lo svolgimento degli esami di Stato (il decreto si trova attualmente all'esame della commissione Istruzione del Senato).

Azzolina aveva proposto di inserire una "clausola di emergenza" per le prove concorsuali, legata alla risalita dei contagi. In questo modo si permetterebbe di accedere alle assunzioni a tempo determinato, se non ci fosse la possibilità di svolgere normalmente i concorsi per via del virus. Sul punto sono in disaccordo moltissimi parlamentari del Partito democratico e di Liberi e uguali, che puntano a far saltare il concorso in estate, dicendosi contrari alla prova scritta a quiz, per motivi di sicurezza.

La clausola di emergenza da far scattare per il concorso straordinario per i docenti precari della scuola non è piaciuta nemmeno alla Flc Cgil, che si è detta pronta allo sciopero, che verrebbe avallato anche dal Pd, come ha detto il capogruppo Marcucci. Sulla questione è intervenuto anche Francesco Sinopoli, segretario della Federazione della conoscenza: "Per noi esiste l'unica possibilità reale che è quella del concorso per titoli. Prima se ne prende atto e meglio è per la scuola". Le critiche si sono concentrate nei giorni scorsi anche sulla didattica a distanza, perché secondo i sindacati non può proseguire anche a settembre, quando gli studenti torneranno fra i banchi.

"Sulla scuola è arrivato il momento di fare chiarezza – scrivono i pentastellati nel Blog delle Stelle – Pur con tutte le difficoltà che un'emergenza come questa ci ha posto davanti, il Movimento 5 Stelle ha fatto il possibile e forse anche di più per garantire le risorse per il rilancio dell'istruzione in Italia: oltre 800 milioni di euro già spesi in queste settimane per l'edilizia scolastica, altri 200 milioni per la didattica a distanza, un miliardo e mezzo stanziati per la gestione del rientro a scuola a settembre".

"Un impegno senza precedenti in così poco tempo. La ministra Azzolina ha messo in campo uno sforzo straordinario per sostenere le scuole nella sfida della didattica a distanza, considerando a che livello di digitalizzazione e di formazione era la scuola italiana ad inizio marzo, dopo anni di abbandono. Il Comitato tecnico-scientifico – continua il post – in vista del rientro in classe sta lavorando a protocollo di sicurezza che guarda al nuovo anno scolastico. Eppure, l'intero dibattito è concentrato sul concorso straordinario per i docenti precari. Anche su questo fronte il nostro impegno non è mai venuto meno: il ministero dell'Istruzione ha bandito concorsi per 78 mila assunzioni nei prossimi mesi. Un risultato enorme. Il primo, quello straordinario e riservato ai docenti precari con almeno 3 anni di attività alle spalle, è previsto per agosto. Permetterà di mettere in cattedra già a settembre 32mila docenti. Dando loro stabilità. Il tutto seguendo un principio imprescindibile: al ruolo di insegnante si accede attraverso una prova meritocratica, che preveda accanto alla valutazione dei titoli, un esame. Non lo chiede il Movimento 5 Stelle, ma la Costituzione italiana relativamente all'accesso ai posti della pubblica amministrazione".

Le polemiche sui social per la "metafora dell'imbuto"

Durante una conferenza stampa dello scorso sabato la ministra ha utilizzato una metafora che ha suscitato ironia sui social. Azzolina ha sottolineato che il governo non tratta gli studenti da "imbuti": "L’imbuto di Norimberga è una metafora sull'apprendimento molto nota nel mondo della scuola: uno studente a cui vengono ‘versate’ nozioni in testa attraverso un imbuto. L'apprendimento non funziona così, i docenti lo sanno bene, ed è ciò che intendevo dire quando ho rievocato l’immagine dell’imbuto durante la conferenza di sabato, ‘lo studente non è un imbuto da riempire di conoscenze, è ben altro’ ho detto”. ha chiarito poi Azzolina con un post Facebook.

La ministra Azzolina si difende

"Le critiche servono, le polemiche molto meno. Ho letto anche tante provocazioni. Dispiace perché colpiscono la scuola, non me", ha commentato la ministra dell'Istruzione in un colloquio sul ‘Messaggero'. Sul rapporto nell'esecutivo, in relazione con le scelte che ha preso sulla chiusura degli istituti e sul nodo del concorso per i precari ha precisato: "Posso dire di aver un ottimo rapporto con tutti i colleghi di Governo. Abbiamo preso tutti insieme la decisione sulla chiusura delle scuole, ed è stata una decisione sofferta, ma responsabile". C'è la possibilità che il concorso ad agosto possa dover fare i conti con un ritorno della pandemia: "Ho accolto la preoccupazione – ha detto Azzolina – per questo ho proposto di coinvolgere il Cts. Se il contagio malauguratamente risalisse è pronto un piano B. L'importante è voler trovare un accordo. Io lavoro per soluzioni efficaci e condivise".

La Cgil ha continua però a minacciare uno sciopero: "Abbiamo un obiettivo comune: avere i docenti in classe a settembre. Ci sono bandi già pubblicati per assumere 80 mila assunzioni, è un risultato enorme. I concorsi vanno avanti in tutta la P.a. e nell'università, perché a scuola no?".

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