M5s chiede di eliminare Super Green Pass: “Affossa le attività commerciali”

Il M5s si scaglia contro il Super Green Pass perché danneggerebbe l'economia. "Eliminare il Green pass rafforzato e ridurre drasticamente l'uso del certificato base a poche e proporzionate situazioni. Il Green pass rafforzato sta letteralmente affossando le attività commerciali, i settori alberghiero, turistico e della ristorazione; cinema, teatri e musei sono in fortissima difficoltà, e le società sportive si dichiarano non più disponibili ad accettare restrizioni palesemente discriminatorie, peraltro per un ambito che genera salute e contribuisce a fare reale prevenzione". La denuncia è del presidente dell'Ottava Commissione Lavori Pubblici del Senato, Mauro Coltorti (M5s).
In una nota i parlamentari pentastellati Maria Laura Mantovani, Marco Bella, Alberto Zolezzi, Gabriele Lorenzoni, Marianna Iorio, Vita Martinciglio, Antonella Papiro, Niccolò Invidia, Pietro Lorefice, Mauro Coltorti, Patrizia Terzoni, Mirella Emiliozzi, Sabrina Ricciardi, Carmen Di Lauro ed Enrica Segneri manifestano "perplessità e critica di fronte all'ultimo decreto-legge che inasprisce ulteriormente misure già non proporzionate rispetto all'attuale situazione. Pensiamo agli appelli accorati del settore alberghiero, cruciale per l'economia del nostro Paese: il comparto lamenta perdite ingenti e crolli delle prenotazioni".
Il governo ha dato una risposta parziale al problema, aprendo alla possibilità per i turisti stranieri che vengono in Italia da Paesi con regole vaccinali diverse da quelle del nostro paese, e che dunque non possiedono il Super Green Pass, di accedere con un semplice tampone (quindi con un Green Pass base) alle strutture ricettive e a tutte quelle attività in cui è richiesto il certificato verde rafforzato.
Secondi i parlamentari Cinque Stelle questa soluzione non è accettabile: "È una proposta assolutamente controproducente, poiché inasprisce gli animi e difficilmente servirà a aumentare il flusso di turisti dall'estero".
"Altro settore fortemente penalizzato è quello della cultura – scrivono – di cui l'Italia ha sempre fatto vanto. Troppe e immotivate le restrizioni e troppo oppressivo il clima di paura che si è generato; la situazione ci chiama a dare di nuovo respiro a teatri, musei, circuiti culturali, eventi che sono deserti e chiedono sostegno. Rendiamo più libera la fruizione e cerchiamo di riportare i nostri cittadini a una più realistica e proporzionata percezione dell'effettiva condizione epidemiologica".
Altro punto critico è per il M5s il mondo della scuola, dove le nuove regole sulla didattica a distanza, in vigore da ieri, oltre a una riduzione delle quarantene da 10 a 5 giorni, hanno confermato una distinzione tra studenti vaccinati e non vaccinati: anche alle elementari (non solo dalle medie in poi) la dad scatterà solo per i non vaccinati, dal quinto caso di positività in poi.
"Intanto in Parlamento ci ritroviamo in questi giorni a convertire i decreti-legge di dicembre, che non sono più attuali. Ma invece di prenderne atto, il governo persegue scelte che non appaiono basate su una corretta valutazione del rapporto costi e benefici: ha poco senso imporre in maniera così pervasiva e impattante l'obbligo di green pass rafforzato, che oggi tocca anche ambiti cruciali quali quello del lavoro e delle attività produttive. Stiamo presentando emendamenti e chiediamo fermamente al governo di retrocedere dalle sue posizioni più estreme e meno giustificate", aggiungono.