L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono le bufale sul reddito di cittadinanza

Prende il reddito di cittadinanza ed è pure immigrato. Ma non gli basta: ne riceve otto di assegni, grazie alle sue sette mogli. Questa storia tutto sembra tranne che verosimile, e non ci vuole molto a capire che nessuna legge permette una cosa del genere. Eppure nelle scorse ore la notizia è circolata con forza, perché è stata rilanciata da Matteo Salvini sui suoi social. Migliaia i commenti e gli insulti sia contro gli immigrati che contro i percettori di reddito di cittadinanza, due target ben precisi colpiti simultaneamente dal leader della Lega nella sua propaganda social. Ma come si fa a pensare che questa storia sia vera?
Non è la prima volta, ovviamente, che si parla di migranti percettori di reddito. Negli ultimi mesi erano circolate diverse storie simili, ma prive di fondamento. Fino a che il leader della Lega non ha pubblicato un post in cui c'è scritto: "Basta! Un immigrato con 7 mogli dichiara di prendere 8 redditi di cittadinanza", citando come fonte della notizia Affari Italiani. E Salvini aggiunge anche: "È ora di punire questi furbetti".
Nell'articolo – che nel momento in cui scriviamo risulta offline – viene citato come fonte Antonio Pepe, coordinatore in Puglia dell’Associazione autonomi e partite Iva. L'uomo avrebbe ascoltato la storia direttamente dal protagonista, che sosterrebbe – appunto – di avere sette mogli e altrettanti assegni ogni mese. Tutto ciò, però, non è affatto verificato. E oltre a non essere verificato è alquanto inverosimile.
I motivi per cui la storia è sostanzialmente falsa sono diversi: per prima cosa il Marocco – Paese di origine dell'uomo protagonista del racconto – proibisce di avere sette mogli, poiché il massimo è quattro con una serie di regole stringenti come il consenso della prima consorte. Inoltre in Italia la poligamia è fuori legge: a vietarla è il codice penale. Il ricongiungimento, infatti, è permesso – in caso di persone poligame – con un solo coniuge.
Ma anche per accedere al reddito di cittadinanza le regole non sono così semplici per i cittadini stranieri: almeno dieci anni di residenza in Italia di cui gli ultimi due continuativi.
Insomma, la storia faceva evidentemente gola a Salvini e non solo. E anche se sembra trattarsi dell'ennesima bufala, le migliaia di commenti d'odio contro migranti e reddito di cittadinanza restano lì. Indelebili sul profilo del leader della Lega pronti ad alimentare il clima d'odio.